C'è grande attesa per l'inizio effettivo del mandato di Tito Boeri alla Presidenza dell'Inps, che sarà formalmente ratificato dal Governo Renzi entro la metà del mese in corso. L'ultima riforma della previdenza è avvenuta ormai nel lontano 2011 tramite la legge Fornero e, se da un lato ha messo in sicurezza i conti pubblici e reso sostenibile il sistema dell'Inps, dall'altro lato ha un estremo bisogno di correttivi.

La stessa Elsa Fornero ha spiegato più volte di essere stata costretta a prendere delle decisioni drastiche a causa della grave crisi dello spread, ma di aver sempre confidato in un successivo smussamento delle criticità affinché si potesse permettere il pensionamento anticipato dei lavoratori disagiati. Un intervento strutturale che con tutta evidenza non è arrivato e che ha lasciato il posto a molte piccole sanatorie.

Presidenza Boeri, ecco le prime dichiarazioni dell'economista in seguito alla sua nomina

Come abbiamo anticipato, Boeri potrà cominciare ad avere un ruolo operativo nell'Inps solo a partire dalla metà del mese di febbraio, ma nel frattempo ha già espresso alcune opinioni sull'estrema necessità di una riforma del sistema previdenziale: "credo che sia molto importante procedere in modo rapido, con una riforma che deve indebolire anche i poteri del presidente e che possa essere collegata alla mia nomina, con una procedura urgente" ha affermato Boeri durante il dibattito tenutosi con la Commissione lavoro alla Camera dei Deputati.

Ma l'economista è intervenuto anche in maniera più diretta quando ha risposto alle domande della trasmissione Presa diretta apparsa ieri sera su Rai 3. "Ci sono delle iniquità pazzesche nel sistema pensionistico" ha spiegato il nuovo Presidente Inps, sottolineando che un riequilibrio del sistema deve necessariamente passare per una correzione dei meccanismi di calcolo retributivi con quelli di tipo contributivo, con particolare riferimento alle Pensioni d'oro. È chiaro che con i risparmi ottenuti da un prelievo volto al ripristino dell'equità, sarebbe possibile alleviare le sofferenze dei tanti lavoratori e disoccupati rimasti bloccati fuori dalle tutele dell'Inps, che ora attendono un provvedimento strutturale utile ad ottenere la pensione anticipata.

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