Sono in tanti a chiedersi se il mese di febbraio riuscirà a portare finalmente la soluzione di flessibilità tanto attesa dalla platea dei lavoratori disagiati e dei disoccupati in età avanzata. Ricordiamo che con la legge Fornero del 2011 l'Italia ha messo in sicurezza i propri conti e reso sostenibile nel tempo l'istituto previdenziale pubblico, ma ha creato al contempo un'area di vasto disagio dovuta all'eccessivo irrigidimento dei requisiti di accesso alla pensione, siano essi di tipo anagrafico o contributivo. Oltre a ciò, che i limiti del sistema stiano superando ormai la soglia della sensatezza è un dato riconosciuto tanto dal Governo (che tramite il Ministro Poletti ha espresso la preoccupazione per la tenuta sociale), quanto dai sindacati e dagli stessi lavoratori.

Ricordiamo ad esempio che anche il fenomeno della disoccupazione giovanile resta collegato, visto che quest'ultima è cresciuta fino a superare il livello del 40% negli ultimi tre anni. Appare pertanto evidente la connessione con il blocco del turn over.

Pensione anticipate, tante le ipotesi di prepensionamento. Dal parlamento spicca quota 100, ma il Governo Renzi potrebbe preferire il sistema contributivo

Stante la situazione, sono in molti a sperare che lo sblocco dei meccanismi di pensionamento anticipato possa arrivare già a partire da questo febbraio 2015. Dopo il recente incontro del Ministro Poletti con i sindacati, nei prossimi giorni arriverà la proposta di riforma pensionistica firmata dalla Cisl, mentre tra circa due settimane è prevista la ratifica finale dell'economista Tito Boeri alla Presidenza dell'Inps.

A quel punto, tutte le tessere del puzzle potrebbero aver trovato la loro giusta collocazione, pertanto i tempi dovrebbero essere sufficientemente maturi per un intervento correttivo di tipo strutturale. Lo stesso Boeri ha proposto più volte nei propri editoriali di pensare ad un meccanismo di tipo contributivo, utile a permettere il pensionamento anticipato dei lavoratori che vivono situazioni di disagio.

Ma tra le proposte più discusse vi è anche quella della pensione anticipata con quota 100 di natura parlamentare, ad opera del Presidente della Commissione Lavoro Cesare Damiano, che dovrebbe permettere la quiescenza tramite la semplice somma di età anagrafica e versamenti.

E voi, pensate che febbraio possa essere finalmente il mese decisivo per la riforma della previdenza? Fateci sapere il vostro parere tramite l'inserimento di un commento all'articolo, oppure cliccate sul comodo pulsante "segui" se volete ricevere i prossimi aggiornamenti sul tema della previdenza.