Ricomincia lo scontro tra il governo Renzi e i sindacati e questa volta al centro non sembra esservi soltanto la riforma pensioni 2015 ma un'idea differente di welfare state. L'introduzione della Quota 100 per sanare le contraddizioni più evidenti della legge Fornero sembrerebbe potersi inquadrare in un disegno differente in cui la spesa sociale dovrebbe essere messa al centro delle intenzioni politiche del governo. Il documento contiene infatti proposte sul fisco e sui contratti di lavoro. È questo il senso complessivo di un documento della UIL che propone agli altri sindacati confederali, CGIL e CISL, un patto per mettere in piedi una nuova forma di contrattazione condivisa.
Si attendono le risposte di Susanna Camusso e Annamaria Furlan.
Riforma pensioni 2015: UIL preme per l'unione delle sigle sindacali, al centro il sistema della Quota 100
La lettera inviata da Barbagallo della UIL agli altri sindacati confederali ha al proprio centro la questione della riforma pensioni 2015. Sono molti i temi in cui la battaglia potrebbe essere comune: dalla questione degli esodati - e degli esodandi che si creeranno con l'allungamento dell'aspettativa di vita - alla governance dell'Inps, dalla flessibilità in uscita alla reintroduzione della pensione d'anzianità con il sistema della Quota 100. La proposta della UIL sarebbe quella di chiedere un tavolo di confronto con il ministro Poletti, che nelle ultime settimane ha mostrato di voler affrontare la questione previdenziale in maniera più strutturale, all'interno della quale definire una proposta unitaria da parte dei tre sindacati.
L'idea è appunto quella della Quota 100: il lavoratore dovrebbe poter uscire dal mondo del lavoro a partire dall'età di 60 anni previo perfezionamento di un requisito contributivo di 40 anni. Per Barbagallo della UIL si tratta di mettere in campo una scelta differente di welfare state e di permettere ai giovani l'ingresso nel mercato del lavoro fortemente penalizzato dalla legge Fornero.
Riforma pensioni 2015: la UIL serra i ranghi con CGIL e CISL in vista di un'idea differente di welfare state
Ma il documento della UIL non riguarda soltanto il tema della riforma Pensioni 2015: affronta altre questioni sulle quali i sindacati potrebbero raggiungere una piattaforma comune. In primo luogo una riforma del fisco: Barbagallo si è detto disponibile a lavorare sulla proposta della CISL per una legge di iniziativa popolare e per le detrazioni fiscali per i lavoratori autonomi.
Si tratta di una posizione che lascia ancora perplessi, ma l'idea è quella di superare le divisioni e di trovare un accordo comune. L'altro elemento fondamentale è quello del modello contrattuale da proporre al governo Renzi, l'idea sarebbe di tornare al contratto unico per lavoratori privati e pubblici. I salari dovrebbero essere rivalutati a seconda dell'incremento del PIL e della produttività industriale in maniera tale che il salario divenga uno degli elementi che promuovono concretamente la crescita. È tutto con le ultime news sulla riforma pensioni 2015 e sulla piattaforma comune di UIL, CGIL e CISL per una nuova politica economica. Per restare aggiornati su questi temi, il nostro suggerimento è di cliccare su "Segui" posto in alto al di sopra del titolo dell'articolo.