Continua a tenere banco il dibattito in tema di riforma pensioni: oltre alla quota 100, la proposta di flessibilitàper la pensione anticipatapresentata da Cesare Damiano, altrestrategie paiono profilarsi all’orizzonte. Oggi,24 febbraio 2015, analizziamo quanto affermato da Maurizio Sacconi, presidente della Commissione Lavoro del Senato edesponente di NCD, alleato di governo del PD. L’ex ministro berlusconianopropone di incentivare gli accordi tra azienda e lavoratore per il pensionamento anticipato e di renderepiù conveniente economicamente il riscattodella laurea.
Nel primo caso si potrebbe prevedere per le aziende diintegrare parte dei contributi perché, come ha affermato anche il MinistroPoletti in un’intervista ad Avvenire, costa tanto “tenere al lavoro persone chehanno già dato tutto” in termini di competitività. Un po’ cinico ma efficace ilragionamento del membro del governoRenzi che riflette quello che è il pensiero delle stanze del potere che,nelle poche occasioni in cui si sono pronunciate, hanno lasciato intendere diipotizzare il prestito pensionistico.
Riforma pensioni:ultime notizie su quota 100, prestito pensionistico, riscatto laurea, accordiaziendali e pensionamento anticipato
Se fosse per Poletti, si sarebbe intervenuti già da tempo:questo è palese perché è come se ogni volta il Ministro del Lavoro volesse “smarcarsi”sottolineando la gravità della situazione.
IlCorriere della Sera, tra l’altro, ha rilanciato la proposta del prestito pensionistico, il minianticipo di 600-700 euro che sarebbe erogato a chi è prossimo a maturare irequisiti per la pensione. Sembra essere questo il pensiero dei deputati delPD, basta pensare che Pietro Ichino,parlando di esodati, ha dichiarato che quelli “in senso tecnico” sono pochi eche la maggior parte di loro sono persone che hanno perso il lavoro in etàavanzata e vanno tutelate con i sussidi di disoccupazione e il reinserimento.Oppure proprio con il prestitopensionistico, che non dispiace in casa Dem.
La quota 100,tuttavia, è la soluzione che in rete pare riscuotere maggiori consensi: Damiano, però, non sembra essere moltoascoltato nel Pd come tutta la minoranza. Per questo sta circolando da un po’la variabile “quota 41” che prevede come requisito minimo i 41 anni dicontributi (uno e mezzo in meno rispetto alla pensione anticipata attuale degliuomini).
Le soluzioni indicate da Sacconi, per ora, sono al vaglio e siattendono i commenti di altri esponenti della maggioranza. Cosa pensate del riscatto della laurea e degli accordi aziendali per il prepensionamento?Il parere della nostra community è per noi di estrema importanza: esprimetelonello spazio dedicato ai commenti.