Prosegue la battaglia per la riforma pensioni 2015 dei sindacati che continuano a sollecitare un tavolo di confronto con il Governo Renzi per nuove modifiche alla legge Fornero dopo i primi segnali di cambiamento introdotti nella legge di Stabilità 2015 che ha eliminato, in parte, le penalizzazioni sulla pensione anticipata dei lavoratori precoci e ha previsto nuovi limiti alle Pensioni d'oro degli alti burocrati di Stato. E adesso si dovrebbe andare in questa direzione e per questo fa certo ben sperare l'altro segnale, che non sembra solo simbolico, che il premier Matteo Renzi ha voluto dare sul sistema previdenziale con la nomina a nuovo presidente Inps dell'economista bocconiano Tito Boeri, molto critico nei confronti della riforma pensioni del Governo Monti e sostenitore dei prelievi del 20% o del 30% sulle pensioni al di sopra dei 3.000 euro al mese in favore di nuove forme di flessibilità in uscita dal lavoro per la pensione anticipata, per risolvere così anche il problema esodati tutt'altro che risolto anzi aggravato, secondo le ultime denunce della Inca Cgil diretta da Morena Piccinini.

Riforma pensioni, Barbagallo sollecita incontro su modifiche alla Fornero

A ribadire oggi (25 febbraio) la necessità che il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, del Partito democratico - che ha già aperto il tavolo di confronto sulla nuova governance dell'Istituto nazionale per la previdenza sociale - incontri nel più breve tempo possibile le organizzazioni sindacali sulla questione "urgente" della riforma pensioni 2015 per rivedere la legge Fornero come del resto già ampiamente annunciato e promesso dall'esecutivo, è stato il segretario generale della Uil Carmelo Barbagallo, che già lo scorso dicembre, insieme alla Cgil, convocò lo sciopero generale su Jobs act e previdenza.

Fisco, lavoro e pensioni: la Uil propone a Cgil e Uil un 'patto per le riforme'

Nel corso di una conferenza stampa, il leader della Uil - che propone un 'patto' a Cgil e Cisl su fisco, lavoro e pensioni - ha spiegato oggi che ha inoltre chiesto alla Cgil di Susanna Camusso e alla Cisl di Annamaria Furlan di "chiedere per iscritto "al ministro del Lavoro e delle Politiche sociali un incontro sulla previdenza e sulla governance dell'Inps perché - ha sottolineato - è urgente".

In realtà lo pensa anche il ministro Poletti, non a caso ha parlato più volte del rischio di un grave "problema sociale" facendo riferimento alla legge Fornero e alla questione esodati. Ma tra annunci e promesse ancora non arriva la tanto attesa riforma strutturale del sistema previdenziale, quella che si sta tentando di fare, a scaglioni, sembra una riforma pensioni "arlecchino", con diversi interventi sulla previdenza sparsi un po' nella legge di Stabilità 2015, un po' nel decreto Milleproroghe, un po' nella riforma della Pubblica amministrazione e un po' nel ddl sul mercato e la concorrenza. Quale verso prenderà il sistema pensionistico italiano?