Il Governo Renzi e il Parlamento italiano "valutino se l'effetto indotto dall'abbassamento dell'età per il collocamento a riposo obbligatorio dei magistrati sia sostenibile e improntato a ragionevolezza". Lo ha ribadito oggi il vice presidente del Consiglio superiore della magistratura, Giovanni Legnini, durante la seduta presieduta per la prima volta dal nuovo presidente della Repubblica Sergio Mattarella in cui ha affrontanto il tema della riforma pensioni 2015.
Riforma pensioni 2015, al Csm i dubbi di Legnini sul pensionamento magistrati
"Il Consiglio superiore della magistratura - ha detto il vice presidente del Csm - ritiene che una tale impresa sia molto difficoltosa e non corrisponde al principio di buona amministrazione".
Per questi motivi "oltre che per i prevedibili disagi e rallentamenti dell'attività degli uffici giudiziari", ha sottolineato Giovanni Legnini, che il Consiglio superiore della magistratura ha più volte sollecitato "una scansione biennale - ha spiegato - delle procedure di rinnovo".
Riforma pensioni 2015, l'impegno del presidente della Repubblica Sergio Mattarella al Csm
Ma il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, pur non entrando assolutamente nel merito di una delle questioni più spinose nell'ambiente della magistratura, cioè l'abbassamento dell'età pensionabile dei magistrati stabilita dalla riforma Pa e Pensioni del ministro della Pubblica amministrazione e Semplificazione Marianna Madia (Pd), ha assicurato nel corso del suo primo intervento ad un plenum del Csm, che seguirà con la "massima attenzione e cura l'organo di autogoverno della Magistratura".
Il nuovo Capo dello Stato non è quindi entrato nel merito del dibattito in corso sulla riforma pensioni 2015, ma si attende nei prossimi giorni il suo importante decreto presidenziale sulla nomina del neo presidente dell'Inps Tito Boeri chiamato dal premier Matteo Renzi a rinnovare la mission e la governance dell'Istituto nazionale per la previdenza sociale.
Riforma pensioni, il ministro Pa Madia: 'Salvaguardia solo per mille insegnanti Quota 96'
E dalle pensioni dei magistrati a quelle degli insegnanti, notizie per niente buone in arrivo per il personale scolastico della cosiddetta Quota 96 scuola. Si tratta di quattromila insegnanti, come ha precisato il ministro per la Pubblica amministrazione Marianna Madia al question time di Montecitorio, che sono stati costretti a rimanere in cattedra per la legge Fornero.
Ci sono possibilità di pensionamento per tutti ma "possiamo - ha spiegato la Madia - sottrarre mille insegnanti che saranno tutelati dalla sesta salvaguardia e che potranno quindi presentare la domanda a marzo".
Poi il ministro ha spiegato che "rimarrebbero circa tremila insegnanti che, a seguito della riforma Fornero e per effetto dei tempi pensioni dettati dall'anno scolastico - ha spiegato l'esponente del Governo Renzi - hanno subito un aumento della loro permanenza al lavoro". Il ministro della Pa ha assicurato che l'esecutivo, nel quadro della riforma delle pensioni 2015, farà "ogni sforzo per trovare le risorse per favorire il lavoro - ha sottolineato - a chi non lo ha o rischia di perderlo per la crisi".