"Non subisce riduzioni rispetto al regime ordinario il trattamento pensionistico dei lavoratori per i quali il datore di lavoro usufruisce dell'esonero contributivo per le assunzioni a tempo indeterminato" previsto dalla legge di Stabilità 2015 del Governo Renzi con l'obiettivo di incentivare un'occupazione stabile. Lo ha confermato oggi il sottosegretario al Lavoro e alle Politiche sociali, Luigi Bobba, rispondendo in commissione Lavoro pubblico e privato alla Camera dei Deputati a un'interpellanza parlamentare presentata dal deputato della Lega Nord Emanuele Prataviera.
Pensioni, il sottosegretario Bobba: nessuna riduzione dopo sgravi su assunzioni
"Allo stesso modo - ha spiegato ancora il sottosegretario al Lavoro a Montecitorio - è preservato il diritto dei lavoratori alle prestazioni assistenziali a carico dalle gestioni previdenziali dell'Inps, come la malattia, la maternità e l'ASpI". "Posso rassicurare - ha ribadito a scanso d'equivoci l'esponente del Governo Renzi - che, durante il periodo di godimento dell'esonero contributivo da parte del datore di lavoro, restano impregiudicati i diritti pensionistici dei lavoratori sia - ha spiegato Bobba - con riguardo alla maturazione del diritto al trattamento pensionistico che con riguardo alla misura del trattamento che non subisce alcuna decurtazione".
Legge di Stabilità 2015, incentivo alle assunzioni: già arrivate all'Inps 76.000 richieste
L'incentivo alle assunzioni - per il quale sono già arrivate 76.000 richieste all'Inps secondo i primi dati forniti dal presidente Tito Boeri - è un esonero contributivo (massimo 8.060 euro all'anno per 36 mesi) per le imprese sulle assunzioni con decorrenza dal 1° gennaio 2015 al 31 dicembre 2015.
Il contributo triennale alle imprese sui neo assunti, che dovrebbero aumentare anche grazie alle nuove regole sulle assunzioni e i licenziamenti introdotte dal Jobs act con il decreto attuativo sul contratto a tutele crescenti, non è cumulabile con "altri esoneri o riduzioni delle aliquote di finanziamento previsti dalla normativa vigente".
Ma, come ha confermato oggi il sottosegretario Bobba sgombrando il campo dai dubbi sollevati dal capogruppo leghista in commissione Lavoro, "non determina alcuna riduzione della misura del trattamento previdenziale".