Le novità, le ipotesi e le ultime notizie che in questi giorni si rincorrono per le modifiche al sistema pensionistico vigente regolato dalla legge Fornero riguardano in particolare quota 100, uscita anticipata e i vitalizi d'oro per i parlamentari. La materia previdenziale sta diventando giorno dopo giorno, sempre più terreno di confronto politico ma anche istituzionale. Da Grasso Presidente del Senato e dalla Boldrini Presidente della Camera, arrivano forti ed autorevoli inviti ad intervenire, anche consapevoli delle grosse iniquità che crea il sistema pensionistico vigente riservato ai politici.

I due Presidenti propongono di abolire i ricchi vitalizi e le Pensioni d'oro destinati ai parlamentari. Nelle loro volontà, i risparmi così ottenuti dovrebbero essere destinati per interventi tesi ad una maggiore equità nel sistema previdenziale in particolare per le pensioni minime. Milioni sono i pensionati che non riescono ad arrivare a fine mese, mentre altri, tanti, sono coloro che prendono più del dovuto.

Nel mentre il leader della Lega Salvini annuncia il ricorso alla Corte di Giustizia europea contro la bocciatura da parte della Cassazione del referendum abrogativo della riforma pensioni Fornero, il Presidente della Commissione Lavoro della Camera Damiano, insiste sul ripristino delle quote e sul suo piano di uscita con quota 100, forte anche del sostegno dei sindacati.

Anche il Presidente dell'Inps, l'economista Boeri, dichiara la sua volontà di voler procedere al ricalcolo contributivo delle pensioni che superano i 3000 mila euro, il cui risparmio potrebbe essere destinato alle pensioni minime. Poi ci sono i consiglieri economici del Presidente del Consiglio che propongono una revisione delle pensioni baby, di invalidità e reversibilità.

Inoltre il Presidente della Commissione Lavoro del Senato Maurizio Sacconi si dichiara a favore di una revisione delle norme che regolano il riscatto degli anni di laurea.

Insomma ogni giorno assistiamo a dichiarazioni e ad ipotesi di modifiche, tutte con l'obiettivo sia di rendere più flessibile ed agevole il sistema di uscita dal mondo del lavoro sia di rendere più equo e socialmente sostenibile il sistema previdenziale. Le proposte quindi non mancano, c'è bisogno solo di intervenire com'è nell'auspicio di tutti.