"Abbiamo più soldi che esodati", lo ha detto il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Giuliano Poletti, del Partito democratico, tornando a intervenire oggi sulle modifiche necessarie alla riforma pensioni Fornero e sul confronto con i sindacati. L'esponente del Governo Renzi, che nei giorni scorsi aveva parlato di un ammortizzatore sociale specifico per gli esodati o di un ponte per consentire loro il raggiungimento dei requisiti previdenziali, torna sulla drammatica questione sociale provocata dalle norme sul sistema previdenziale in vigore dal 2012 spiegando che il governo ha già "risolto la situazione di 170.000 esodati circa", ha detto riferendosi alle ben sette salvaguardie provvisorie e non ancora strutturali.

Ma "ne manca ancora un pezzetto", ha affermato Poletti spiegando che il Senato della Repubblica "sta facendo verifica puntuale perché - ha sottolineato il ministro del Lavoro - sono diventati esodati anche quelli che non lo sono".

Riforma pensioni, Poletti: 'Risolto problema 170mila esodati, ora più flessibilità'

Secondo il ministro del Lavoro, la legge Fornero, varata dal Governo Monti in un periodo di grave crisi economica e in una quadro di tenuta finanziaria dei conti dello Stato, "è stata fatta male". E Poletti ha ribadito che sono allo studio del governo nuove forme di flessibilità in uscita verso la pensione anticipata. Perché i lavoratori "bastonati" dalla riforma pensioni Fornero non sono solo gli esodati, ma anche chi sta continuando a lavorare ma la riforma Pensioni del 2011 gli ha praticamente allungato i tempi per il raggiungimento della pensione.

Ribadendo che "per la stragrande maggioranza abbiamo risolto il problema esodati" Poletti ha detto oggi che "serve una verifica ulteriore" per capire se "i soldi erogati dal parlamento vengano usati veramente per gli esodati. "Abbiamo più soldi che esodati finora quantificati", ha evidenziato il ministro Poletti spiegando che "sono stati stanziati quasi 12 miliardi di euro" e che dalle verifiche ancora in corso starebbe emergendo che "c'erano più soldi che domande" per le salvaguardie degli esodati.