Da una parte c'è chi sostiene sia necessario procedere subito con la riforma Pensioni per l'introduzione di nuove forme di flessibilità in uscita verso la pensione anticipata, dall'altra c'è chi dice invece di fare attenzione a toccare la legge Fornero poiché ha già evitato il crack ed è una garanzia per la sostenibilità del debito pubblico italiano. Va di nuovo in scena oggi lo scontro nel Pd di Matteo Renzi sulla riforma del sistema previdenziale.

Riforma pensioni 2015, dibattito acceso nel Pd di Renzi sulla legge Fornero

Dibattito riacceso alla vigilia della nuova riunione dei parlamentari del Partito democratico e dopo l'ok al confronto sulla riforma pensioni del ministro del Lavoro Giuliano Poletti accolto tiepidamente dai leader dei sindacati Cgil, Cisl e Uil che orai diffidano da continui annunci e promesse.

Il presidente della commissione Lavoro della Camera, Cesare Damiano, ribadisce al premier/segretario Renzi che la minoranza Pd chiede che sia lui stesso a spiegare al partito quali siano le intenzioni del governo e quindi avviare un confronto politico sulla proposte. Per tutta risposta Giampaolo Galli, deputato del Pd, componente della commissione Bilancio di Montecitorio, ex direttore generale di Confindustria. "Se si evitasse di demonizzare per motivi demagogici una riforma come quella della Fornero che è stata il vero pilastro del salvataggio dell'Italia dal crack nel 2011 - ha affermato l'economista bocconiano in un'intervista a First On Line - si potrebbe trovare una qualche formula di miglioramento".

Pensione anticipata e prestito pensionistico, le proposte di Damiano e Galli

Se Damiano accelera su una maggiore flessibilità in uscita per la pensione anticipata a 62 anni con 35 anni di contributi, con la soluzione Quota 100 o con il prepensionamento con 41 anni di contributi previdenziali a prescindere dall'età e dal sesso, dall'altro lato c'è Galli che frena ma lasciando aperte le porte del confronto per quanto riguarda il pensionamento degli esodati ancora in attesa di risposte certe sul loro futuro e rilancia l'ipotesi del prestito pensionistico dell'ex ministro del Lavoro Enrico Giovannini.

"Si può anche immaginare la possibilità di un ritiro anticipato - ha detto l'economista e parlamentare - purché la pensione sia calcolata con precisione matematica in modo da rendere la cosa finanziariamente indifferente. Ma ci sono - ha sottolineato Galli - molti problemi da valutare". Tra i problemi indicati da Galli le possibili modiche dei "parametri" per le pensioni che aumenterebbero i costi per l'Inps, il rischio di un aumento delle tasse in generale e i problemi con l'Unione Europa sulla stabilità dei conti.

"Certo esiste - ammette il parlamentare del Pd che difende la legge Fornero - un problema degli ultrasessantenni che trovano difficoltà a reinserirsi nel mondo del lavoro", un "problema" che secondo il deputato dem componente della commissione Bilancio "può essere meglio affrontato con uno, strumento quale quello studiato dall'ex ministro Giovannini, del prestito pensionistico".