A oggi 25 marzo 2015 le ultime novità sulle Pensioni vertono sulla proposta della Lega di Matteo Salvini e la discutibile uscita di Angelino Alfano sulla reversibilità per coppie gay. La Lega Nord propone una riforma pensioni che se da un lato "rivoluzionaria" sarebbe davvero, ha subito scatenato una valanga di dubbi e perplessità sulla sua attuazione, mentre il ministro dell'Interno rientra tra le ultime novità sulle pensioni di oggi per i costi previsti per la reversibilità per le coppie dello stesso sesso, addirittura stimati in 40 miliardi di euro: pura fantascienza se si considera che per l'associazione Love out law i costi sarebbero di massimo 44 milioni di euro.

Pensioni 2015, ultime notizie di oggi: gli strani numeri del ministro Alfano

Tra le ultime novità sulle pensioni di reversibilità la stima del ministro Alfano sui costi per le coppie dello stesso sesso ha scatenato molte polemiche, che a guardare i numeri appaiono a dir poco giustificate: il ministro stima non si sa su quale base 40 miliardi di euro per tale manovra, che in realtà non è poi così impegnativa: oltre alle già citate stime di Love out law basta considerare che nell'anno 2013 l'INPS ha sborsato per tutti i coniugi etero del nostro paese 38 miliardi. Ci si chiede quindi come sia possibile arrivare a 40 miliardi quando secondo altre stime difficilmente si supererebbero i 40 milioni di euro.

Pensioni 2015, ultime notizie di oggi: Salvini e la riforma della Lega

Ma le ultime notizie sulle pensioni 2015 vertono perlopiù sull'articolata proposta di riforma pensionistica fatta propria dalla Lega Nord, una proposta effettivamente clamorosa, ma sulla cui fattibilità gravano pesantissimi dubbi. Ma qual è il piano di Salvini per le pensioni? L'idea di base teorizzata da Armando Siri è quella di concedere un assegno minimo di mille euro al mese per 14 mensilità al di là del reddito e della carriera, per un versamento che in media per ciascuna annualità si aggirerebbe sui 7500 euro che diventerebbero, in 40 anni, 300 mila euro, che a propria volta genererebbero in 20 anni di pensioni erogate (ovviamente una stima, basata sull'aspettativa di vita) 15 mila euro annuali, 14 mila netti. Da cui si torna al discorso dei mille euro di assegno al mese per 14 mensilità.

Le ultime sulle pensioni di oggi inevitabilmente si concentrano su questa nuova proposta, che per i lavoratori autonomi si declinerebbe come segue, secondo quanto riportato da Il Giornale: 3500 euro per 35 anni = 500 euro al mese, 3500 per 40 anni = 600 euro al mese, 5000 euro per 40 anni = 1000 euro al mese. Siri ha dichiarato che comunque verrebbe salvaguardato il principio di progressività e il differenziale della ricchezza, ma a chi potrebbero essere applicate queste idee? La riforma pensioni 2015 sostenuta da Salvini e dalla Lega Nord andrebbe a interessare tutti i lavoratori senza vincoli di età, sulla base degli anni e della quantità di contributi: sarebbero interessati i lavoratori con 10 anni o meno di anzianità e i cittadini fino a 25 anni di anzianità contributiva se in prospettiva in grado di percepire assegni pensionistici sopra ai mille euro. Restano tuttavia dei dubbi: Giuliano Cazzola su Ilsussidiario parla di proposta in grado di "far saltare il sistema e condannare gli anziani alla povertà", ricordando che tra 40 anni non si sa quale sarebbe il valore della somma prefissata al valore corrente della moneta, e che il tutto crea problemi sulla base della ripartizione secondo cui le pensioni vigenti sono finanziate coi contributi dei lavorativi attivi nello stesso momento. La proposta è ancora fresca e si attendono importanti prese di posizione in questi giorni.

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