Nel nuovo Def (documento di economia e finanza) del Premier Matteo Renzi parte del tesoretto da 1,6 miliardi di euro confluirà in tutta una serie di ammortizzatori sociali vecchi e nuovi che sono in vigore per il 2015. Questo almeno è quello che si capisce dalla versione definitiva del documento così come spiegato dal Presidente del Consiglio. In pratica buona parte di quei soldi serviranno per attuare misure di aiuto agli incapienti tra cui i disoccupati. Una volta si chiamava disoccupazione, oggi all'Inps tra sigle e codici si rischia di fare confusione.

Ecco cosa sono i sussidi di disoccupazione concepiti dal nostro Governo.

La Dis-Coll è la disoccupazione per i lavoratori iscritti alla gestione separata dell'Inps introdotta dalla Legge 335/95 nota come riforma Dini. In parole povere è il sussidio che spetta alla quasi totalità dei lavoratori che rientrano nelle categorie di liberi professionisti, per i quali non è stata prevista una specifica cassa previdenziale, è della quasi totalità delle forme di collaborazione coordinata e continuativa o a progetto (co-co-co/pro), che fino ad allora non avevano mai beneficiato di alcuna disciplina specifica, né giuridica, né previdenziale, i precari. Il Dis-Coll prevede un assegno mensile della durata massima di 6 mesi pari al 75% del reddito medio dei lavoratori nei casi in cui tale reddito sia inferiore a 1.196 euro mensile.

Tale assegno non potrà essere maggiore di 1.300 euro. La domanda va presentata telematicamente o munendosi di pin sul sito dell'Inps o rivolgendosi a Caf, Patronati e professionisti autorizzati entro 68 giorni dall'avvenuto stato di disoccupazione e dopo essersi iscritto all'ufficio di collocamento compilando il DID (dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro).

La Naspi è la Assicurazione Sociale per l'impiego, in vigore dal primo maggio, può essere richiesta dai lavoratori dipendenti privati sia a tempo indeterminato che determinato e da quelli pubblici assunti a termine. I requisiti sono l'aver maturato almeno 13 settimane di contributi negli ultimi 4 anni di lavoro e 18 giornate effettive di lavoro negli ultimi 12 mesi.

La Naspi avrà una durata massima di 24 mesi, sarà erogata mensilmente dall'Inps per importi massimi di 1.300 euro al mese per i primi 6 mesi per poi ridursi gradualmente per i mesi successivi fino a ridursi del 60% al 24° mese. L'importo e le modalità di invio della domanda sono le stesse della Dis-Coll e di tutti gli altri sussidi.

La Asdi rappresenta la novità assoluta tra gli ammortizzatori sociali e dovrebbe partire il 1° maggio. In pratica è l'ulteriore sussidio di disoccupazione che spetterà a coloro che dopo aver usufruito della Naspi per intero sono ancora senza lavoro. Condizione essenziale per potervi accedere è aderire ad un progetto del centro per l'impiego in cui il disoccupato darebbe la disponibilità a partecipare a corsi di formazione o ad accettare adeguate proposte lavorative.

Il mancato rispetto di queste condizioni comporterà la perdita del beneficio da parte del lavoratore. La durata massima della Asdi sarà di 6 mesi con un importo pari al 75% di quanto preso con la Naspi.