Si va verso la procedura di mobilità per 248 lavoratori della Ntv, Nuovo Trasporto Viaggiatori, la compagnia di trasporto ferroviario ad Alta Velocità fondata da Diego Della Valle e Luca Montezemolo per fare concorrenza col treno Italo al monopolio di Trenitalia. La trattativa sugli esuberi tra azienda e sindacato si è interrotta dopo sei ore a causa della divergenza sulla durata della mobilità: cinque anni richiesti da Ntv, contro due anni, come da disposizioni di legge, la controproposta del sindacato. A seguito della rottura, sembra inevitabile uno sciopero da parte dei lavoratori di Ntv.

Ntv: rottura della trattativa e sciopero.

Secondo quanto riferito da fonti sindacali, l'amministratore delegato di Ntv, Flavio Cattaneo, avrebbe lasciato la trattativa dopo aver rifiutato tutte le proposte sindacali, lasciando sul tavolo il contratto firmato con la proposta dell'azienda: cinque anni di mobilità per 248 dipendenti, un quarto dei 1000 totali, con la possibilità di effettuare una verifica biennale.

'Non possiamo sottoscrivere accordi contrari alla legge, né accettare ricatti', hanno fatto sapere i sindacati Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl Taf e Fast Ferrovie presenti all'incontro, che hanno giudicato la proposta di Ntv 'incompatibile con le vigenti disposizioni legislative in materia di ammortizzatori sociali'.

La rottura della trattativa ha così dato il via a due distinte procedure: quella di mobilità, anticamera del licenziamento, per 248 lavoratori da parte di Ntv, e quella per la proclamazione di uno sciopero avviata dal sindacato e che porterà il personale dei treni Italo ad incrociare le braccia per la prima volta.

Ntv: i conti non tornano.

Fondata nel 2006 da Diego Della Valle e Luca Montezemolo, la Nuovo Trasporto Viaggiatori e divenuta operativa nel 2012 con i treni Italo che collegano 13 città italiane con 52 viaggi giornalieri. L'immediato successo decretato dal mercato per i nuovi servizi offerti sull'Alta Velocità, non ha impedito l'accumulo di un debito complessivo di 670 milioni di euro, con l'anno 2014 che ha fatto registrare il miglior risultato di esercizio dalla sua fondazione, nonostante i 55 milioni di perdite.

Il piano di rilancio predisposto dall'ad Cattaneo, passa attraverso una ricapitalizzazione di 100 milioni di euro, la copertura di nuove tratte, grazie all'acquisto di almeno 6 nuovi convogli e un drastico ridimensionamento del personale, da realizzare attraverso l'esubero di 248 dipendenti.