Servono degli aggiustamenti alla Riforma Fornero come la "flessibilità in uscita", è quanto dichiarato in un'intervista sul "Quotidiano Nazionale" dal sottosegretario all'economia Pietro Baretta, il quale sembra favorevole alla proposta ipotizzata dal neo presidente dell'Istituto Nazionale di Previdenza Sociale Tito Boeri.

Prelievo sulle Pensioni d'oro, contributo di solidarietà e flessibilità in uscita. Sono questi i punti cardine dell'ipotesi nata dall'economista milanese. Idea che sembra essere molto accreditata seppure possa comportare degli oneri molto elevati alle casse statali.

È lo stesso Baretta che ritiene di fondamentale importanza intervenire affinché si possa dare la possibilità a migliaia di lavoratori di anticipare l'uscita dal mondo lavorativo seppure con una riduzione sull'assegno previdenziale. Il neo presidente dell'Inps, ha inoltre ipotizzato l'introduzione di un contributo di solidarietà a favore delle pensioni più basse da effettuarsi attraverso un prelievo sugli assegni pensionistici con importi superiori ai 2 mila euro mensili. "Bisogna intervenire non a tabula rasa ma solo in quelle situazioni in cui sono state percepite pensioni con un valore superiore ai contributi versati", continua ancora il sottosegretario all'economia.

Secondo quanto riportato da "Urban Post", Pietro Baretta lascia intendere la necessità di introdurre in tempi brevi un criterio di equità che possa stabilire più omogeneità tra gli assegni elevati e le pensioni molto più basse.

" Pensioni alte o altissime richiedono un intervento per ristabilire il massimo dell'omogeneità possibile tra le due situazioni. Ma è un tema che va affrontato con molta delicatezza", ha detto. Secondo quanto si evince dalle recenti stime, inoltre, le proposte del neo presidente dell'Inps Tito Boeri, permetterebbero di reperire una somma che potrebbe ammontare a circa 4 miliardi di euro. Somma che potrà risultare insufficiente per finanziare la pensione anticipata ma costituirà comunque un passo decisamente importante.