"Sulle Pensioni dobbiamo partire dalle situazioni più difficili e socialmente più delicate, come quelle dei lavoratori ultra cinquantacinquenni, che hanno perso il proprio posto di lavoro". Sono le parole di apertura utilizzate dal Ministro del Lavoro Giuliano Poletti riguardo la possibilità che si realizzi un nuovo meccanismo di flessibilizzazione dell'Inps, dopo che la legge Fornero ha creato un forte irrigidimento dei requisiti di accesso alla quiescenza nell'ormai lontano 2011.
I governi che si sono succeduti hanno provato a trovare delle soluzioni tampone attraverso l'approvazione di una lunga serie di sanatorie e salvaguardie, che però sono risultate efficaci finora solo per una parte della platea dei lavoratori disagiati. L'esecutivo sembra quindi pronto a concentrarsi su di una soluzione strutturale, che però richiederà un compromesso anche per i lavoratori visto che si sta tentando di "consentire l'uscita anticipata dal lavoro percependo un assegno più leggero", prevedendo al contempo "un ammortizzatore speciale per i lavoratori tra i 55 e i 65 anni".
Riforma Pensioni: la Commissione lavoro alla Camera apre a Poletti e studia nuove ipotesi di flessibilità
Nel frattempo, anche la Commissione lavoro alla Camera starebbe portando avanti delle nuove soluzioni di flessibilità da proporre all'esecutivo nello studio del dossier sulle pensioni. "È positivo che il Ministro Poletti abbia confermato oggi come nella legge di stabilità si metterà mano alla riforma Fornero" ha affermato il Presidente Cesare Damiano, spiegando che nella sua attività parlamentare sta lavorando per cercare delle soluzioni utili ad andare incontro ai problemi sociali attualmente in corso. Allo studio della Commissione vi sarebbe una proposta di pensionamento anticipato agganciata alla Quota 97, laddove l'uscita dal lavoro diventerebbe possibile a partire dai 62 anni di età e con almeno 35 anni di versamenti.
Al lavoratore sarebbe richiesto un contributo del 2% sulla mensilità erogata per ogni anno mancante dai requisiti ordinari di pensionamento, con un tetto massimo alla penalità dell'8%.
Pensioni anticipate 2015 - 2016, l'Inps studia nuovi meccanismi di uscita: preferenza per il contributivo?
Stante la situazione, la prossima mossa nel capitolo della flessibilità previdenziale spetterà all'Inps, che attualmente si sta occupando di effettuare dei rilievi tecnici sulle varie ipotesi di cambiamento riguardanti i requisiti utili per ottenere il pensionamento. Secondo quanto comunicato dallo stesso Boeri, entro il mese di giugno l'Istituto di previdenza pubblico invierà le proprie proiezioni all'esecutivo; a questo punto il Ministro del lavoro dovrebbe convocare i sindacati e le parti sociali, per effettuare le ultime valutazioni su come attuare la riforma.
Le ipotesi più plausibili riguardano il possibile ricalcolo contributivo di almeno una parte della futura mensilità erogata, al fine di rendere sostenibile la misura in relazione ai conti pubblici; un fatto che assicurerebbe anche il via libera da parte di Bruxelles.
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