Si torna a parlare di lavoratori disagiati e di quota 100 come possibile soluzione di flessibilità per cercare di sanare i tanti problemi sorti in seguito all'ultima riforma della previdenza. Stiamo parlando di persone che si sono trovate improvvisamente disoccupate in un'età troppo giovane per poter accedere all'Inps con i nuovi requisiti, oppure troppo anziana per potersi reinserire nel mondo produttivo attivo. Ma in attesa di una soluzione vi sono anche altre categorie, come i lavoratori precoci e chi svolge lavori usuranti, oppure i quota 96 della scuola.
Una parte di questa platea è riuscita ad ottenere il pensionamento o degli aiuti di welfare tramite delle salvaguardie ad hoc, ma restano ancora molte posizioni in attesa di una risposta dalla politica. A tal proposito, la Lega Nord ha deciso di depositare nel corso della settimana appena conclusa un disegno di legge presso la Commissione lavoro della Camera dei Deputati, riguardante l'introduzione del pensionamento con quota 100 per tutti i lavoratori di età avanzata.
Pensione anticipata con quota 100: che cos'è e come funziona la nuova proposta della Lega Nord
Entrando nei dettagli della misura, la quota 100 è un meccanismo di pensionamento anticipato di cui si è già molto parlato in passato, che potrebbe permettere l'uscita dal lavoro unendo età anagrafica e anni di contributi.
Secondo la proposta di legge depositata dalla Lega Nord, i due requisiti (alternativi e non collegati tra di loro) utili a poter chiedere la quiescenza con questo meccanismo dovrebbero essere i 58 anni anagrafici oppure i 35 anni di versamenti presso l'Inps. Bisogna sottolineare come si tratti di una delle ipotesi in grado di offrire la maggior flessibilità possibile, perché al crescere dell'età anagrafica risultano necessari meno anni di versamenti e viceversa.
Ad esempio, un lavoratore di 59 anni potrebbe ottenere la quiescenza con 41 anni di contributi, mentre a 63 anni basterebbero 37 anni di versamenti.
Riforma pensioni e ipotesi quote: Commissione lavoro studia flessibilità con Quota 97
Ricordiamo come il meccanismo delle quote sia già allo studio della Commissione lavoro da diverso tempo.
La stessa quota 100 è stata più volte proposta all'attenzione dell'esecutivo da parte del Presidente di Commissione Cesare Damiano, ma sembra essere stata scartata per il peso eccessivo nei conti pubblici. Più recentemente lo stesso ex Ministro del lavoro assieme all'On. Gnecchi avrebbero puntato ad una misura più contenuta, ovvero alla pensione anticipata con quota 97. In questo caso, il limite anagrafico si sposta ai 62 anni di età, mentre quello contributivo resta di 35 anni. Alla misura si accompagna però una penalizzazione massima dell'8% sulla futura pensione erogata. L'esecutivo sembra però orientato maggiormente verso un ricalcolo parziale della mensilità erogata secondo il meccanismo contributivo, un sistema che permetterebbe di raggiungere un equilibrio tra i desiderata dei lavoratori e le richieste di tenuta del bilancio in arrivo da Bruxelles.
E voi, cosa pensate delle nuove ipotesi di pensionamento in discussione presso il Parlamento? Come sempre restiamo a disposizione per condividere la vostra opinione tramite l'inserimento di un commento nel sito, mentre per ricevere i prossimi aggiornamenti relativi al capitolo delle Pensioni vi ricordiamo di cliccare sul comodo pulsante "segui" che trovate in alto, sopra al titolo dell'articolo.