Si chiamerà 'la mia pensione' ed interesserà circa cinque milioni di lavoratori, con età inferiore ai 40 anni: tra pochi giorni, a partire dal mese di maggio, potranno conoscere quando potranno effettivamente andare in pensione e a quanto ammonterà (presumibilmente) l'assegno che l'Inps erogherà a loro favore. Se n'è parlato molto nelle settimane scorse, definendo questa novità come 'l'operazione busta arancione'. In realtà le informazioni per ciascun lavoratore non arriveranno tramite posta ma soltanto per via telematica, sulle orme della procedura che è stata già attuata per il modello 730 precompilato, disponibile online da mercoledì scorso, 15 aprile 2015.

Inps e 'La mia pensione': molti lavoratori resteranno delusi

Si tratta di un'operazione di 'trasparenza' come l'ha definita il presidente dell'Inps, Tito Boeri: un'operazione che, però, temiamo debba riservare sgradite sorprese a tutti coloro che verranno a conoscenza del loro 'destino pensionistico'. Infatti, durante la fase sperimentale che ancora deve concludersi, oltre il 40 per cento dei lavoratori hanno riscontrato un importo decisamente più basso di quello che si attendevano

I lavoratori che, complessivamente, saranno coinvolti nell'operazione 'La mia pensione' saranno oltre 17 milioni: nel 2015, come detto, si partirà da tutti coloro che hanno meno di quarant'anni; nel 2016, sarà il turno di altri 6 milioni e mezzo, mentre gli ultimi a poter accedere ai propri dati pensionistici saranno i dipendenti pubblici, visto che le informazioni relative a questa categoria di lavoratori sono ancora da verificare.

La mia pensione: come accedere alle informazioni

Ciascun lavoratore, per poter accedere all'applicazione, disponibile tra i servizi telematici dell'Inps, dovrà essere dotato del 'codice Pin'. La richiesta potrà essere effettuata attraverso lo stesso sito dell’Inps: i codici verranno poi inviati al proprio domicilio. Dal prossimo mese di settembre l'Inps provvederà ad inviare ulteriori comunicazioni per sollecitare tutti quei lavoratori che non saranno ancora in possesso del proprio codice Pin. L'Inps valuterà anche l'ipotesi di inviare a questi lavoratori, tramite posta, le informazioni de 'La mia pensione' ma i dati forniti saranno certamente molto più sommari e riassuntivi.