'Si rischia di negare un diritto pensionistico trasformando quest'ultimo in assistenza': queste le parole con le quali Cesare Damiano ha espresso tutta la sua preoccupazione in merito alla possibilità di introdurre un reddito di cittadinanza da destinarsi 'a random' a tutti i cittadini. Nella nota incentrata su pensione anticipata 2015 e Quota 100, l'attuale membro del PD ha sottolineato come l'unica via perseguibile sia quella di un anticipo strutturale dell'età pensionabile con conseguente ritorno al sistema delle quote. Quello evidenziato è in effetti un concetto profondamente importante.

Assistenza e previdenza andrebbero tenute distinte: se da un lato appare sacrosanto sostenere i redditi dei lavoratori in difficoltà, dall'altro bisogna comunque provare ad intervenire sulle liquidazioni previdenziali senza concentrarsi in via esclusiva su piccoli correttivi assistenziali appannaggio di chi potrebbe invece abbandonare strutturalmente l'impiego. Di segno totalmente opposto è l'ex comico e leader del M5S Beppe Grillo, che a proposito di reddito minimo e reddito di cittadinanza ha parlato di 'grande opportunità per il paese'. In ultimo appare interessante porre l'accento sull'emendamento presentato al ddl delega sulla PA che potrebbe concedere ai lavoratori pubblici in odore di pensionamento la possibilità di tramutare il proprio status lavorativo in un part-time.



Novità e ultimi aggiornamenti Quota 100 e pensione anticipata 2015: guerra Damiano-Grillo sul reddito minimo, statali via col part-time

Novità e ultimi aggiornamenti relativi al riassetto della pensione anticipata 2015 si concentrano dunque sulla vera e propria guerra a distanza combattuta tra l'ex ministro del lavoro e il numero uno del M5S, di segno opposto sulla questione del reddito di cittadinanza. 'Sostanzialmente il Governo e l'INPS ci stanno dicendo che vogliono estendere l'Asdi alla fascia degli ultra 55enni senza lavoro e in condizioni di bisogno dal prossimo anno […] L'assegno di disoccupazione è un sostegno assistenziale che eroga sino ad massimo di 450-500 euro al mese indipendentemente dai contributi versati, uno strumento di certo utile che però non può soddisfare le esigenze di flessibilizzare l'età pensionabile'. Ad essere errata sarebbe dunque la ratio stessa dell'intervento dato che si darebbe corso ad una misura assistenziale laddove si potrebbe invece provvedere a ratificare una misura previdenziale. Per Damiano è venuto il momento di intervenire in modo strutturale sull'età pensionabile, puntando tutto sul sistema a Quote: Quota 100 e Quota 41 sono le due ipotesi che più piacciano all'ex responsabile del Welfare, che vorrebbe un'uscita dall'impiego meno rigida e maggiormente armonizzata con le esigenze dei lavoratori. Di segno opposto il pensiero di Grillo: 'Il Reddito di Cittadinanza è la priorità del Paese. L'unica risposta concreta contro la disoccupazione, la distruzione dei diritti dei lavoratori e per liberare i cittadini dal ricatto del lavoro sottopagato, dalle clientele e dalla mafia […] Per istituirlo servono 17 miliardi di euro ottenibili eliminando alcuni sprechi e privilegi come le Pensioni d'oro e i finanziamenti pubblici ai partiti e ai giornali'.



In chiusura appare interessante concentrarsi sull'emendamento presentato in Parlamento al ddl delega sulla Pubblica Amministrazione che sempre in tema di pensione anticipata 2015 consentirebbe agli statali in procinto di accedere al pensionamento di trasformare il proprio rapporto di lavoro in un part time. Il provvedimento prevede però che i contributi vengano pagati dagli stessi lavoratori, cosa che non soddisfa ovviamente i destinatari della manovra. E Voi che cosa ne pensate? Sareste d'accordo ad introdurre un reddito di cittadinanza? Che giudizio avete dell'emendamento presentato al ddl PA? Dateci un parere commentando il pezzo qui sotto!