Rimane caldissimo il dibattito politico sul fronte delle modifiche alla legge Fornero, con i sindacati e le opposizioni, ma anche pezzi della maggioranza, che continuano a stare in pressing sul governo mentre il ministro del Lavoro Giuliano Poletti, avvertendo sempre più imminente il rischio dell'esplosione del "dramma sociale", getta acqua sul fuoco promettendo nuovi interventi di riforma Pensioni per flessibilizzare l'uscita dal lavoro per iprepensionamenti. "La legge Fornero - ha detto ieri Poletti nell'Intervista a Maria Latella su Sky tg24 - è stata costruita in un momento in cui la situazione era drammatica".
Riforma pensioni, Poletti: flessibilizzazione in uscita dal mercato del lavoro
"Oggi - ha proseguito l'esponente del Governo Renzi - non siamo in quella situazione e dobbiamo valutare nuovi elementi - ha sottolineato il ministro del Lavoro tornando sulla possibile introduzione di nuove forme di pensione anticipata - di flessibilizzazione in uscita dal mercato del lavoro". Un'operazione importante finalizzata "anche a favorire l'entrata dei giovani" nel mercato del lavoro "bloccato", oltre che dalla crisi, dalla riforma previdenziale realizzata nel 2011 del Governo Monti con il sostegno parlamentare della maggioranza delle larghe intese.
Non si tira indietro dunque il ministro Poletti rispetto agli ultimi impegni sui correttivi alla legge Fornero da introdurre nella prossima legge di Stabilità.
Nel frattempo l'esecutivo viene incalzato anche sul Def. Da più parti - non solo dall'opposizione ma anche dalla maggioranza - viene chiesto di usare il tesoretto da 1,6 miliardi euro per la previdenza, a favore dei pensionati o degli esodati che ancora attendono risposte dal governo.
Ma il ministro cerca di rassicurare tutti e intanto continua a prendere tempo e a rinviare gli incontri con le parti sociali perché prima - ha detto - deve attendere le proposte "ufficiali" del presidente dell'Inps Tito Boeri che dovrebbero arrivare entro giugno.
"Abbiamo un problema - ha detto ieri Poletti ai microfoni di SkyTg24 - che riguarda le situazioni più difficili". L'esponente dell'esecutivo ha fatto ancora una volta riferimento a quelle "persone che perdono il lavoro, sono vicini alla pensione, ma non hanno maturato i requisiti. Io - ha sottolineato il ministro Poletti che ha parlato più volte di un 'ponte' o di un 'ammortizzatore sociale ad hoc' - penso che dobbiamo trovare una modalità per consentire loro di arrivare al pensionamento".