Cesare Damiano, presidente della Commissione Lavoro alla Camera, sulle pagine de Il Garantista, sul tema della riforma Pensioni del governo Renzi, ha ribadito i suoi attacchi a Tito Boeri, neopresidente dell'Inps, e non ha risparmiato parole dure anche a Yoram Gutgeld, consigliere economico del premier. Lo scontro si è aperto da tempo e, come sottolinea lo stesso Damiano, la volontà deve essere politica e non può essere il presidente di un ente previdenziale a dettare l'agenda del governo. Intanto, proprio oggi 9 aprile si discuterà in Senato, in un'audizione, proprio di materia previdenziale con il ministro Poletti.

Riforma pensioni, governo Renzi: Damiano contro tutti, news 09-04

Nell'intervista rilasciata a Il Garantista, Cesare Damiano delinea quali devono essere gli interventi che il governo Renzi dovrebbe mettere in campo per quanto riguarda la riforma pensioni 2015. Si tratta, in primo luogo, di istituire una settima salvaguardia per gli esodati, basterebbe pescare dal Fondo previsto per questa categoria e "reinvestire" quanto si è risparmiato. Il secondo intervento da mettere in campo, invece, deve essere strutturale e non può che essere istituito attraverso la prossima legge di stabilità.

Ma l'intervento di Cesare Damiano è soprattutto critico delle posizioni di Tito Boeri e Yoram Gutgeld.

Per quanto riguarda il neopresidente dell'Inps, Damiano ha le idee chiare: non deve passare il concetto che chi ha usufruito del metodo retributivo per andare in pensione ha compiuto una sorta di "furto", come sostengono Tito Boeri e Davide Serra. Dunque, esclusa la possibilità di un ritocco al ribasso delle pensioni dai 2mila euro in su, è necessario discutere seriamente della possibilità di un pensionamento flessibile e anticipato.

Ma gli attacchi giungono anche contro Yoram Gutgeld, la cui idea di riforma pensioni non deve essere accolta dal governo Renzi: si tratta infatti di mettere in campo una stretta sulle pensioni d'invalidità e ricavare da quella materia, fondi da reinvestire in altri ambiti della previdenza. Damiano è molto duro e afferma chiaramente che compito di un governo non è distruggere lo stato sociale, ma rinforzarlo.

L'intervista si chiude con la definizione delle due proposte di riforma pensioni targate Damiano: il ddl 857 sulla Quota 97 (62 anni di età e 35 di contributi) con penalizzazione all'8% e il ddl 2945 sulla Quota 100 (63 anni di età e 37 di contributi) senza penalizzazione.

Riforma pensioni, governo Renzi: l'audizione al Senato, news 09-04

Sempre sullo spinoso problema di una riforma delle pensioni, oggi 9 aprile il governo Renzi nella persona del ministro Poletti risponderà a partire dalle 16 a tutta una serie di interrogazioni "a risposta immediata". L'incontro si terrà nell'Aula del Senato e Poletti dovrà discutere dell'attuazione della riforma del mercato del lavoro e sulle prossime strategie in questo senso, e della materia previdenziale.

L'idea del ministro è di aprire un tavolo di confronto sulle possibili riforme del sistema previdenziale, in maniera tale da arrivare "preparati" alla legge di stabilità, quando bisognerà decidere la strategia da adottare.

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