Cesare Damiano, Presidente della Commissione Lavoro alla Camera, così come riportato dal sito pensionioggi.it, non è d'accordo sulla possibilità di introdurre il cosiddetto 'reddito minimo garantito' per tutte quelle persone che perdono il lavoro nella fascia di età tra 55 e 65 anni, periodo della vita in cui non è affatto semplice trovare una nuova occupazione (solamente il 10 percento di loro riescono a trovare lavoro).

Reddito Minimo Garantito proposto da Tito Boeri

Questa proposta è stata fatta qualche giorno fa dal Presidente dell'Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (Inps), Tito Boeri, secondo il quale vorrebbe attuare questa ipotesi già dal prossimo giugno.

Cesare Damiano, in merito alla questione, afferma che 'in questa maniera si corre il rischio di intervenire con una misura assistenziale in un periodo della vita in cui si può andare in pensione, negando così un diritto pensionistico'.

Proposte uscita dal lavoro flessibile di Cesare Damiano

Ricordiamo quali sono le proposte che l'ex ministro del Lavoro ha fatto da diverso tempo: uscita dal lavoro a 62 anni di età con un versamento contributivo di 35 anni ma con una penalizzazione sull'assegno pensionistico; raggiungimento della Quota 100 quale somma tra età anagrafica ed anni di contributi versati, in questo caso, senza alcun taglio all'assegno previdenziale. Damiano aggiunge che 'nei prossimi giorni avremo modo di ascoltare il ministro Poletti per sapere quali sono le reali intenzioni da parte del governo Renzi'.

Infine, il Presidente della Commissione Lavoro aggiunge che 'bisognerebbe intervenire per aiutare quelle persone che vivono una situazione di disagio. Per esempio, per gli incapienti si potrebbe estendere il bonus di 80 euro, un valido aiuto economico in questo periodo di crisi sociale'.

Non ci resta che aspettare per vedere quello che succederà nei prossimi mesi in merito alla proposta fatta dal Presidente dell'INPS, Tito Boeri, anche tenendo in considerazione le reali condizioni economiche in cui versano le casse dello Stato.