Matteo Renzi accelera su tutto,su Jobs Act, sulla riforma elettorale e sulla riforma della Scuola,incurante persino di rispettare il dettato della Costituzione. Nesono convinti in molti tra giornalisti, eminenti costituzionalisti epolitici dell'opposizione che mal digeriscono quella che Marco Travaglio definisce la 'dittatura di centro'. Nellatrasmissione televisiva Servizio Pubblico di giovedì 30aprile scorso trasmessa da La7 così si esprimeva il giornalistaospite fisso di Michele Santoro.

Nel corso della stessatrasmissione, la costituzionalista Lorenza Carlassare mettevail dito sul contenuto delle affermazioni di Matteo Renziaccomunandole a quelle adoperate da Mussolini perl'approvazione della Legge Acerbo nel 1923. Uscire dalla palude, comespesso ama dire il premier, vuol dire cercare di imporre la propriavolontà al Parlamento impedendo una sana discussione democratica. Icosti della riforma della scuola potrebbero andare oltre ognipiù pessimistica previsione scaricandosi sulle famiglie.

Elementi di incostituzionalità

Nei giorni scorsi, come scritto suorizzontescuola.it, anche Ferdinando Imposimato si erascagliato contro la Buona Scuola di Matteo Renzi per queipericolosi meccanismi anti democratici che nei fatti azzerano tutti idiritti dei docenti precari in nome di una riforma della scuolapubblica in cui si eccepiscono vizi di incostituzionalità, peraltrogià segnalati in un messaggio inviato al presidente Mattarella.E' l'articolo 33 della Costituzione ad essere interessato dai rilievidell'ex giudice in ordine alla libertà di insegnamento edell'esigenza di non interessare i conti pubblici per la gestionedelle scuole paritarie.

E in tutto questo contesto rimane da capirel'urgenza dimostrata dall'esecutivo a voler approvare unariforma della scuola in contrasto col dettato costituzionale.

Rischio prevaricazioni

Nelle convinzioni degli insegnanti sista facendo largo la convinzione che si stia pensando a una scuoladel sospetto, dove ognuno si dovrà guardare alle spalle per nonessere fatto fuori da illazioni tendenti ad assicurarsi i favori deldirigente di turno. A questa posizione si allineano insegnanti diruolo a fianco di quei precari in attesa da oltre 20 anni di unastabilizzazione sempre negata per ragioni di bilancio. Questatrasformazione andrà ad incidere pesantemente sulla qualità dellascuola, dove a farne le spese saranno gli alunni che vedranno messa arischio la loro formazione. Per richiamare quanto diceva LorenzaCarlassarre, lo studio della storia è indispensabile per evitaredi replicare errori tragici.