Torna il fantasma della sentenza della Cassazione, quella dei rimborsi per le Pensioni, a cui il governo ha già messo una pezza destinata, forse, ad essere 'strappata' da destra e sinistra. Le ultime notizie ci conducono a Napoli, dove una corte ha dato ragione ad un pensionato, il quale, dopo la bocciatura del blocco delle indicizzazioni, ha presentato ricorso, e ora, una volta ottenuto il via libera dai giudici, attende un rimborso dall'Inps pari a 3074 euro. Intanto si registrano novità per le pensioni dei precoci: la pensione anticipata a quota 41 non è poi un miraggio.
Rimborsi pensioni, la posizione del governo dopo la sentenza della corte di Napoli
È arrivata quasi immediata la risposta del governo a sentenza ormai già nota.
L'esecutivo, rimarcando il diritto da parte del cittadino a presentare ricorso qualora siano convinti di aver ricevuto un torto, ha ricordato che tutti i ricorsi, o almeno quelli che verranno presentati da qui in avanti, dovranno in ogni caso tenere conto del decreto del governo, col quale - sottolineiamo - quasi quattro milioni di pensionati riceveranno, a partire dal primo agosto, qualcosa come 2 miliardi e 180 milioni di euro. Il cittadino di Napoli, come spiegato dal suo legale, l'avvocato Vincenzo Ferrò, porterà probabilmente a casa la sua personalissima vittoria in quanto ha presentato ricorso prima che l'esecutivo Renzi annunciasse il decreto sul rimborso. In serata ha poi parlato il presidente del Codacons Carlo Rienzi, che ha sfidato il Ministero del Lavoro, affermando che oltre 5 mila pensionati hanno aderito alla class action per la restituzione non parziale ma integrale dei soldi sottratti e che, qualora il governo rispondesse negativamente, arriverà una pioggia di ricorsi.
Insomma, non sarà l'estate più semplice per il premier e i suoi ministri.