Dopo l'approvazione del decreto sul rimborso delle Pensioni avvenuto nel Cdm del 18 maggio scorso, sono in molti a chiedersi cosa accadrà nella prossima Legge di Stabilità. Vi è effettivamente un filo rosso che sembra legare il bonus Poletti, così è stato denominato il ddl sul rimborso delle pensioni, e la possibilità che si torni a parlare di prepensionamento.

Ultime decreto rimborso pensioni, Bonus Poletti: come funziona

Il premier Renzi ha deciso per salvaguardare i conti pubblici e non scatenare le ire dell'Ue di rispettare sì la decisione della Consulta, che ha dichiarato illegittimo il blocco dell'indicizzazione sulle pensioni per il biennio 2012-2013, ma rendendo gli arretrati solo a 3.7 milioni di persone attraverso una tantum che verrà elargita nel mese di agosto.

I pensionati che percepiscono meno di 3.200 euro lordi mensili otterranno in misura proporzionale rispetto alla loro quiescenza un bonus da 279 euro fino a 750 euro, nessun rimborso totale e/o a rate per tutti come ipotizzato inizialmente . In molti si chiedono, visto che il decreto ha già scatenato le perplessità delle associazioni dei consumatori, se la strategia di Renzi sia da considerarsi l'ennesima beffa a scapito dei pensionati italiani oppure se effettivamente possa tradursi in un 'arma vincente per risparmiare denari destinati a mettere mano alla riforma Fornero e a concedere misure a favore della pensione anticipata. Quel che è certo, nonostante il caos creato dalla decisione inaspettata della Corte Costituzionale, è che per la prima volta, dopo mesi di silenzio assoluto, l'esecutivo Renzi si è esposto sul fronte previdenziale tornando a parlare di prepensionamento, ultimo intervento di rilievo quello di Poletti su La7 martedì scorso.

Pensione anticipata uomini e donne: accordo prepensionamento flessibile

Il ministro del Lavoro intervistato da Floris su La7 si è detto favorevole a concedere maggiore flessibilità a quanti siano disposti a uscire dal mercato del lavoro con un assegno leggermente più leggero, le modalità di uscita non sono ancora chiare, anche se pare l'accordo potrebbe raggiungersi intorno alla proposta di pensione anticipata a partire da 62 anni di Damiano.

La soluzione Quota 100 parrebbe troppo onerosa, mentre la Quota 97 (62 anni+ 35 di contributi) potrebbe essere la soluzione ideale, visto che il lavoratore accederebbe sì anzitempo alla pensione anticipata ma dovendo subire una decurtazione pari al 2% per ogni anno di anticipo rispetto all'uscita standard voluta dalla Fornero.

Lo stesso Renzi la scorsa settimana aveva fatto l'esempio di una nonna che arrivata vicino alla pensione dovrebbe poter essere libera di scegliere se godersi i nipotini e andarvi prima con qualche euro in meno oppure se restare nel mercato del lavoro per raggiungere l'assegno pensionistico pieno. Anche Salvini, Lega Nord, si è detto favorevole ad appoggiare l'uscita anticipata a 62 anni proposta da Cesare Damiano, l'obiettivo è quantomeno riformare il prima possibile la Legge Fornero anche alla luce dei soldi risparmiati sul rimborso degli arretrati. Vista in quest'ottica forse il Bonus Poletti a lungo criticato potrebbe risultare l'arma vincente del Governo Renzi per concedere flessibilità nella Legge di Stabilità? Vi terremo certamente informati, se siete interessati agli aggiornamenti vi consigliamo comunque di cliccare sul tasto 'Segui' vicino al nome dell'autore.