In base alle ultime dichiarazioni del Governo Renzi, il concorso a cattedra per il 2015 non escluderà gli aspiranti insegnanti senza servizio, ma vi saranno dei requisiti minimi per l'accesso. Posti previsti in numero di 60mila, in relazione alle esigenze della Scuola a partire dal prossimo anno scolastico. Tensione fra i laureati post 2001/2002 al momento esclusi dai 'giochi di assunzioni' del ddl scuola, ma che ancora attendono di conoscere i requisiti minimi per la partecipazione all'unico strumento di reclutamento nel mondo della scuola, a seguito dell'eliminazione del Tfa e del Pas e dell'impossibilità di parteciparvi per motivazioni economiche e tempistiche differenti al proprio percorso di studi.

Ecco nel dettagli i requisiti di partecipazione al concorso a cattedra 2015 e la tempistica di pubblicazione del bando, la diversità di punteggio per le differenti titologie di abilitazione.

Concorso 2015: requisiti minimi e data bando

Sarà bandito entro il 1 dicembre 2015 e i requisiti minimi di partecipazione saranno il possesso del titolo di studio per la/e classe/i di concorso per le quali si intende insegnare. Gli aspiranti insegnanti che hanno conseguito un titolo di abilitazione all'insegnamento, Tfa o Pas, otterranno un punteggio maggiore. Anche i docenti precari, come per esempio coloro che si trovano inseriti nelle Graduatorie di istituto, avranno un punteggio superiore in relazione al numero dei giorni di servizio svolti nel corso della propria carriera: si tratta di almeno 180 giorni di supplenza per ottenere più punti al fine di risultare vincitore del concorso a cattedra. Nel maxiemendamento si stabilisce che il Ministero della Pubblica Istruzione dovrà bandire il concorso per titoli ed esami con il fine di assunzione dei vincitori con contratto di lavoro a tempo indeterminato. Nessuna notizia però su parametri e modalità di scelta della sede dell'istituzione scolastica nella quale si andrà a coprire i posti disponibili e vacanti dell'organico dell'autonomia, e per un numero non superiore ai 60mila per l'a.s. 2016/2017. Il numero dei posti disponibili per il concorso non è però stato definito, e potrà probabilmente essere stabilito a seguito delle immissioni in ruolo a partire dal 1 settembre del prossimo anno scolastico.

Un passo avanti per ridurre gli esclusi dalla scuola

La definizione dei requisiti minimi per l'accesso al concorso non escludendo gli aspiranti insegnanti e i laureati post 2001/2002 sopratutto quelli presenti nella III fascia GI, in considerazione anche del riconoscimento di un punteggio superiore, invece, per coloro che hanno conseguito un titolo di abilitazione, è da considerarsi un passo avanti nella valutazione del merito del docente e nell'aumentare la possibilità di entrare nel mondo della scuola con una corretta formazione e modalità di reclutamento valide e equilibrate. I docenti delle GI, seppur senza abilitazione all'insegnamento, sono infatti coloro che hanno maturato un maggiore punteggio di servizio, e l'esclusione dal concorso 2015 comporterebbe una loro uscita immediata dal mondo della scuola, in considerazione della mancanza di ulteriori sistemi/corsi per abilitarsi, potranno dunque partecipare? Si attende dunque di conoscere la definitiva risposta del Governo in materia di approvazione del ddl scuola, degli investimenti e delle detrazioni fiscali per chi sceglie le scuole paritarie per ottenere una variazione del servizio.