La questione delle pensioni resta un argomento ancora aperto, nonostante molti lavoratori attendono interventi concreti che possano dare loro la possibilità di lasciare il lavoro con strumenti più flessibili. Il disegno di legge riguardante la flessibilità in uscita è già stato depositato in Commissione e il Presidente Damiano continua ad incalzare il governo al fine di rendere più flessibile l'uscita adottando il cosiddetto meccanismo di Quota 97 che consentirebbe ai lavoratori di lasciare anticipatamente il lavoro a partire dai 62 anni di età anagrafica e 35 anni di versamenti contributivi, andando però incontro a delle decurtazioni fino alla soglia massima di 8 punti percentuali sull'assegno previdenziale.
Percentuale che andrà a decrescere del 2% per ogni anno di posticipo dell'uscita.
L'Europa boccia la Quota 100, si va avanti con Quota 97
Come specificato da Investire Oggi, l'Europa ha bocciato il meccanismo della quota 100, ipotizzata tempo fa dallo stesso Damiano che avrebbe dato la possibilità ai lavoratori di optare per il pensionamento nel momento più opportuno (60 anni di età e 40 anni di contributi, oppure 61 anni di età e 39 anni di contribuzione o ancora, 62 anni di età e 38 anni di versamenti contributivi). Seppure era l'ipotesi più accreditata poteva comportare ingenti costi per le casse statali, è questo il motivo che ha spinto il deputato del Pd a focalizzarsi su quota 97 che nello stesso tempo comporterebbe costi minori.
Cosa prevede Quota 41
Nel ddl di cui Damiano è stato il firmatario, sono inclusi anche i lavoratori usuranti e precoci per i quali è prevista l'uscita dopo il raggiungimento dei 41 anni di contributi indipendentemente dall'età anagrafica e senza alcun tipo di penalizzazione (Quota 41). Si tratta di una proposta valida che potrebbe essere d'aiuto per questa categoria di lavoratori visto che, hanno iniziato la loro attività lavorativa in giovane età.
La proposta del M5S
Intanto,sempre come riportato da Investire Oggi, anche il Movimento 5 Stelle ha avanzato la sua proposta: abrogare definitivamente la Riforma Fornero al fine di restituire maggiore equità e garantire nel contempo una maggiore flessibilità in uscita. "Non votare la proposta sarebbe un crimine" scrive il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio sulla pagina Facebook.