Tre nuovi ddl approdano in Commissione Lavoro alla Camera. Il tema principale è sempre la flessibilità in uscita, argomento su cui sta lavorando tuttora il Governo al fine di eliminare gli elementi rigidi introdotti nel sistema previdenziale italiano dall'ex ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Elsa Fornero. Durante la seduta dei giorni scorsi in Commissione, infatti, sono stati presentati i nuovi disegni di legge assegnati tra maggio e giugno.
La proposta di Sel
Si tratta del ddl n. 3077, cui firmatario è il deputato di Sel Giorgio Airaudo che prevede nuovi provvedimenti al fine di consentire ai lavoratori over 50 rimasti privi di occupazione, di riprendere la propria attività lavorativa anche attraverso accordi tra i sindacati e i datori di lavoro.
Come riportato sul sito d'informazione "Pensioni Oggi", l'articolo 1 del ddl prevede infatti, "il ricorso a tavoli territoriali per l'individuazione di interventi di politica attiva che favoriscano la collocazione e l'attivazione dei percorsi di riqualificazione dei lavoratori". Per i lavoratori che, invece, pur essendo privi di un'occupazione, non fruiscono di nessun tipo di indennità a sostegno del reddito è prevista un'indennità da utilizzare per un massimo di cinque anni per la prosecuzione volontaria al fine di facilitare la maturazione del diritto a pensione.
Il ddl Pizzolante e la proposta della deputata del M5S Ciprini
Tra le proposte anche il ddl Pizzolante (ddl n. 3144), il quale delega il Governo per l'introduzione della flessibilità in uscita oltre alla revisione dell'indennità di maternità e la revisione degli assegni pensionistici.
Sempre come riportato da "Pensioni Oggi", anche l'onorevole Ciprini del M5S ha avanzato la sua proposta.Il ddl n. 3114, infatti, detta disposizioni in materia previdenziale per far valere come contribuzione i periodi di maternità e i periodi di lavori di cura familiare. Infatti, come recita l'articolo 3 del ddl Ciprini alle lavoratrici "viene riconosciuto un sistema di crediti di cura ed educazione utili ai fini della determinazione sia dell'anzianità contributiva sia nella misura della pensione". Infine, è previsto anche la proroga fino al 31 dicembre 2018 dell'opzione contributivo donna.