Il governo Renzi sta studiando la possibilità di riformare il sistema previdenziale italiano, anche se l'Unione Europea non sembra d'accordo nel cambiare le norme contenute nella Legge Fornero. Così, a pochi giorni dallo stop sulla questione dei Quota 96 del comparto scuola arriva un nuovo blocco sulla riforma delle Pensioni. In questi giorni o comunque prima della pausa per le vacanze estive, il governo Renzi cercherà di definire le priorità su cui lavorare a partire dal mese di settembre. Un lavoro certosino che si concluderà con l'approvazione della Legge di Stabilità 2016.

L'obbiettivo di tutti è quello di rendere il sistema previdenziale più flessibile allo scopo di anticipare il pensionamento per favorire il cosiddetto 'ricambio generazionale'. Allo stesso tempo Bruxelles ricorda all'Italia che qualsiasi modifica che sarà effettuata al sistema pensionistico non dovrà assolutamente pesare sulle casse dello Stato.

Molta attenzione verso l'eventuale costo in caso di riforma previdenziale

Proprio nei giorni scorsi, il Bollettino economico della Bce, capeggiata dall'economista Mario Draghi, ha sottolineato che ci potrebbero essere 'rischi connessi con una modifica alla riforma pensionistica adottata'. Proprio Tito Boeri, presidente del più importante istituto di previdenza italiano, l'Inps, ha messo in guardia, secondo quanto riportato sul sito pensionioggi.it, sul pericolo di adozione di nuove misure per il costo che dovrebbe derivare da questa nuova situazione.

Una delle ipotesi è quella di adottare il sistema contributivo per tutti i lavoratori

Infatti, lo stesso Boeri auspica che venga applicato il cosiddetto metodo contributivo per tutti i lavoratori, anche per quelli che potrebbero usufruire del trattamento pensionistico basato sull'assegno 'misto retributivo'. Questa potrebbe essere l'unica soluzione da adottare per modificare il sistema previdenziale italiano. Vedremo nei prossimi giorni cosa succederà e quali saranno le proposte che l'economista, a capo dell'Inps, presenterà al governo Renzi.