Un punto che preoccupa aspiranti insegnanti e i docenti non abilitati: se il Tfa sarà chiuso e se per l'accesso al concorso sarà necessario aver conseguito un titolo di abilitazione, la maggior parte degli insegnanti sarà esclusa dal mondo della Scuola, dal momento che non si avrà la possibilità di abilitarsi. Sembra quasi un labirinto, alla rincorsa di un'abilitazione, a un concorso per una cattedra a un sistema di reclutamento che creerebbe 'un buco' prima dell'avvio delle lauree abilitanti, come da progetto nella riforma de La Buona scuola. Per fare il punto si propone dunque in breve uno degli emendamenti in materia di abilitazione all'insegnamento proposto da Silvia Chimenti, la quale aveva apostrofato il Governo Renzi con la frase 'uccidete la scuola perché volete dei sudditi'.

Abilitazione e emendamento Chimenti

L'emendamento 21.41 Chimienti (M5S) prevede l'indizione di un concorso a cattedra annuala in relazione delle esigenze di personale docente nelle scuole. Il concorso però sarà aperto a tutti coloro che hanno conseguito titolo per l'insegnamento, ovvero laurea magistrale (3+2) o laurea quinquennale vecchio ordinamento. In questo modo si permetterebbe a tutti gli aspiranti insegnanti e ai docenti non abilitati di accedere al concorso e dimostrare le proprie competenze e capacità di insegnamento nella disciplina per la quale hanno conseguito titolo. In base al testo dell'emendamento Chimenti, i vincitori del concorso dovranno frequentare un corso di specializzazione annuale con piano di studio costituito da materie didattiche e di percorso in relazione alla cdc di insegnamento; di seguito lo svolgimento di un tirocinio professionale retribuito costituirà seconda fase per entrare nel mondo della scuola a pieno titolo con un contratto di assunzione a tempo indeterminato in un periodo di tempo di tre anni tra corso, concorso e tirocinio. Un testo di riforma e definizione del sistema di reclutamento dei docenti chiaro e che non escluderebbe nessuno tra gli aspiranti e i docenti che desiderano diventare insegnanti o che attendono un posto nel mondo della scuola. Si attende dunque la giornata del 7 luglio per conoscere le nuove sul ddl scuola; attesa anche per i sindacati e i docenti che stanno organizzando una nuova manifestazione. Se vuoi restare aggiornato sui testi del ddl e sulla riforma, clicca su 'segui' in alto a sinistra e/o vota la news cliccando sulle stelle in alto a sinistra.