Riproponiamo l'approfondimento sulle Pensioni dei lavoratori precoci, le ultime novità – clamorose – parlano di una possibile manifestazione a Roma già nel mese di luglio. La pazienza del popolo è giunta quindi al limite, così come quella di Renzi nei confronti di Boeri, il cui peso all'interno dell'Inps potrebbe subire un profondo ridimensionamento qualora venissero confermate le voci diffuse in esclusiva ieri da Il Giornale.
Lavoratori precoci, ultime notizie: si organizza la manifestazione a Roma
Il tema delle pensioni dei lavoratori precoci si conferma come il più caldo e forse il più complicato da risolvere per il governo Renzi. Le ultime notizie riguardanti il piano Boeri e il ricalcolo della pensione con il sistema contributivo hanno contribuito ad 'accendere' il malcontento della piazza. Direttamente dalla pagina Facebook 'Lavoratori Precoci Uniti' arriva la proposta di una manifestazione a Roma contro l'esecutivo Pd e la classe politica intera, incapace a 'superare' il testo della Legge Fornero. Tra gli iscritti del gruppo, c'è anche chi propone di presentarsi nella capitale con un nastrino verde in testa, in modo da rendere visibile lo sconfinato esercito dei precoci. Quest'ultima idea per la verità non ha incontrato la maggioranza dei consensi, in quanto si considera del tutto inutile indossare un nastrino, per il quale – questo è il pensiero più comune – si rischierebbe di andare incontro soltanto ad un'ulteriore presa in giro.
Renzi stanco di Boeri
Ci ha provato a giocare un ruolo determinante nella nuova riforma pensioni, ma alla fine Tito Boeri ha incontrato il semaforo rosso. Stando alla ricostruzione de Il Giornale, per il numero uno dell'Inps è arrivato lo stop direttamente da Matteo Renzi, all'indomani dell'incontro avuto lo scorso 29 giugno, quando i due hanno discusso a Palazzo Chigi della futura riforma previdenziale. Che cosa ne sarà adesso della proposta concernente il ricalcolo degli assegni pensionistici col contributivo? Con grande sollievo di pensionati, la possibilità che il piano Boeri finisca nel dimenticatoio è concreta.
La paura fa 90
Che cosa ha fatto cambiare idea a Renzi così velocemente? L'unica spiegazione plausibile va ricercata negli ultimi dati dei sondaggi politici, che hanno visto il crollo non solo del Partito democratico ma anche dello stesso Matteo Renzi, il cui indice di gradimento tra la popolazione è in picchiata. Dare ascolto, ma sopratutto considerare come panacea di tutti i mali la proposta di Tito Boeri, che andava a ridurre le pensioni del 30 percento, non sarebbe stata forse la mossa più azzeccata per risalire la china nei sondaggi.
Nuovi incontri
Non curante della presa di posizione del Premier, il professore della Bocconi ha incontrato ieri sia il ministro dell'Economia Padoan che quello del Lavoro Poletti, ai quali ha presentato quel famoso piano che verrà reso pubblico il prossimo 8 luglio. Ricordiamo che più volte Boeri ha espresso il proprio punto di vista, del tutto contrario a quello di Damiano, il padre della quota 41: 'La flessibilità deve avere un impatto neutro dal punto di vista attuariale, perché solo in questo modo la maggiore spesa sarà sostenibile', così Boeri nella recente audizione in Commissione Lavoro della Camera. Fa bene Renzi a scaricare Boeri? Parteciperete anche voi alla manifestazione di Roma? Se volete restare aggiornati sulle ultime notizie dei lavoratori precoci e il possibile 'licenziamento' di Boeri cliccate Segui in alto a destra.
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