"Sino ad oggi abbiamo solo registrato annunci e proposte, ma la linea che il Governo intende seguire non è chiara". Lo ha detto il segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo, il quale avrebbe ricordato che nuovi elementi sulla flessibilità in uscita potrebbero essere inseriti nella prossima Legge di Stabilità che con molta probabilità entrerà in vigore a partire dal 2016.
Chiesta la riapertura del tavolo di confronto
È questo il motivo che induce lo stesso Barbagallo a chiedere la riapertura di un tavolo di confronto al ministro del Lavoro e delle politiche Sociali Giuliano Poletti con la speranza di discutere eventuali nuovi provvedimenti che possano ripristinare una certa flessibilità in uscita.
La preoccupazione dell'Uil, però, nasce dall'idea che il Governo Renzi potrebbe aver preso in considerazione l'idea del Presidente dell'Istituto Nazionale di Previdenza Sociale Tito Boeri, ovvero, il ricalcolo dell'assegno interamente col metodo contributivo.
Tagli sino al 34% col ricalcolo contributivo
Stando a quanto riportato sul portale "Pensioni Oggi", infatti, il ricalcolo dell'assegno previdenziale col metodo contributivo ipotizzato dallo stesso Boeri, potrebbe comportare un taglio che va dal 10% al 34% penalizzando gran parte dei pensionati. Come spiega il segretario generale dell'Uil Carmelo Barbagallo, infatti, una lavoratrice che nel corso della sua vita lavorativa ha maturato 62 anni di età e 36 anni di versamenti contributivi, con un reddito negli ultimi 10 anni di 39.800 euro, percepirebbe circa 1.889 euro con il calcolo contributivo registrando un calo del 12,67 %.
Una lavoratrice che invece ha maturato 62 anni di età e 39 anni di contributi effettivamente versati con regime retributivo e negli ultimi dieci anni ha percepito un reddito pari a 34.500 euro, percepirebbe 1.527 euro subendo un calo di quasi il 30,87 %. Infine, un lavoratore dipendente con 62 anni di età e 35 anni di contributi, che ha percepito un reddito pari a 33.000 euro negli ultimi 10 anni, percepirebbe 2.345 euro lordi andando incontro ad una riduzione del 34 %.