"Abbiamo tolto le penalizzazioni sui lavoratori usuranti e precoci. Ora puntiamo ad intesa sulle uscite flessibili entro settembre". Sono le ultime dichiarazioni del Presidente della Commissione Lavoro alla Camera Cesare Damiano che ha confermato le sue intenzioni di adottare nuovi interventi a partire da settembre dopo la pausa estiva.

Blocco delle penalizzazioni per i lavoratori precoci

Stando a quanto riportato sul portale "Pensioni Oggi", il deputato del Partito Democratico ha ricordato anche che in questi giorni si procederà ai rimborsi parziali dei trattamenti pensionistici superiori tre volte il minimo.

Si tratta di milioni e milioni di pensionati rimasti penalizzati dal blocco della rivalutazione degli assegni introdotta dalla Legge Fornero nel 2012. Inoltre, sempre come riportato da "Pensioni Oggi", sono state abolite le penalizzazioni previste per i lavoratori usuranti e precoci sino al 2017 anche se, l'obiettivo principale dello stesso Damiano sarebbe quello di eliminarle in modo strutturale. "Questa penalizzazione, è stata fermata sino al 2017. Ma l'obiettivo resta quello di eliminarla in modo strutturale", ha spiegato Cesare Damiano.

Flessibilità in uscita: la proposta di Damiano

Nonostante ciò, ci sono molti punti ancora da chiarire per quanto riguarda il tema previdenziale: dalla flessibilità in uscita al nodo esodati e alla cosiddetta opzione donna.

Sulla flessibilità in uscita Damiano ha dimostrato la totale contrarietà all'idea del Presidente dell'Inps Tito Boeri, ovvero il ricalcolo dell'assegno previdenziale con il metodo contributivo visto che potrebbe comportare un taglio pari a 30 punti percentuali. La proposta di Damiano, infatti, consentirebbe l'uscita a partire dai 62 anni di età e 35 anni di versamenti contributivi andando però incontro ad una penalizzazione massima fino all'8%.

In alternativa, occorrerebbero almeno 41 anni di contributi indipendentemente dall'età anagrafica e senza alcun tipo di penalità sull'assegno pensionistico. Viceversa, Boeri non è affatto d'accordo con l'ipotesi di Damiano visto che comporterebbe ingenti costi per lo Stato.

Anche il capitolo esodati deve essere chiuso partendo da uno strumento di sostegno per i lavoratori over 55 che si ritrovano senza occupazione e che sono ancora lontani dal pensionamento.