La spada di Damocle che pende sulla riforma pensioni 2015 del governo Renzi si chiama Bruxelles: fondamentale, per il MEF, è trovare una proposta che possa passare il "visto di conformità" dell'Unione Europea. Le ultime notizie sul fronte previdenziale sottolineano come si stiano cercando delle misure che possano da un lato stemperare alcuni rigori della riforma Pensioni Fornero e dall'altro accontentare le richieste della UE che richiedono misure a costo zero per le casse dello Stato. In realtà, la questione è politica: è possibile, infatti, che l'Europa conceda una maggiore flessibilità in uscita soltanto attraverso la promessa di nuovi tagli alla spesa pubblica.

Per rimpinguare la spesa previdenziale sarà necessario tagliare altri settori del Welfare State.

Ultime notizie al 06-07 riforma pensioni 2015 del governo Renzi

Il governo Renzi, nelle persone di Padoan e di Poletti, non sembra convinto di nessuna delle varie proposte formulate per introdurre maggiore flessibilità: il pericolo concreto è che la riforma pensioni salti per il 2015. Le ultime notizie rivelano una grande prudenza da parte del MEF, anche perché la bocciatura dell'Europa rappresenta un'eventualità molto concreta. Si discute soprattutto della proposta dell'Inps, l'organo presieduto da Tito Boeri, che si fa forte di alcuni punti: in primo luogo la flessibilità in uscita, ma soltanto mediante il ricalcolo contributivo degli assegni - la misura avrebbe un costo nell'immediato ma strutturalmente permetterebbe di risparmiare molto sugli assegni (circa il 25-30%); in secondo luogo, una misura per i lavoratori disoccupati ultra 55enni; poi, una più equilibrata valorizzazione della gestione separata Inps, per evitare le penalizzazioni eccessive per le partite IVA; infine, un ritocco della contribuzione mista.

Il pacchetto potrebbe arrivare in settimana, probabilmente entro l'8 luglio e dovrà essere valutato con attenzione, soprattutto per quanto riguarda i costi.

Ma che fine hanno fatto le proposte di Damiano sulla riforma pensioni 2015 tramite la Quota 97 e la Quota 100? Sembra proprio che la prudenza del MEF riguardi proprio questa tipologia di interventi: i costi sarebbero stati valutati troppo alti e difficilmente la UE potrebbe dare il via libera ad una riforma di questo genere.

La partita si gioca a livello europeo e le ultime notizie riguardanti il referendum in Grecia non fanno ben sperare: cosa succede se uno Stato ritiene ingiuste per la propria popolazione le prescrizioni che arrivano dall'Europa? Soltanto ieri, Damiano era intervenuto per sottolineare come, sul capitolo della riforma delle pensioni, il governo Tsipras avesse fatto bene a rifiutare una proposta che richiamava da vicino la legge Fornero.

È chiaro, però, che la partita si fa più difficile e Renzi non sembrerebbe al momento disposto a trattare con la UE sui capitoli della spesa sociale.

È tutto con le ultime notizie sulla riforma pensioni del governo Renzi per il 2015. Per ricevere aggiornamenti, consigliamo di cliccare su "Segui" in alto poco sopra al titolo dell'articolo.