Dopo l'approvazione della riforma Buona Scuola alla Camera, giovedì scorso, si attende la promulgazione ufficiale della legge attraverso la firma del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. 
Ancor prima che la Buona Scuola renziana venisse approvata nell'aula parlamentare, sono partiti gli appelli rivolti al Capo dello Stato affinchè questa legge possa essere respinta o, comunque, rimandata in Parlamento per essere sottoposta alle opportune modifiche. 
Vi abbiamo parlato, a questo proposito, dell'iniziativa del Giudice Ferdinando Imposimato che si è occupato personalmente della delicata questione, inviando un messaggio al Presidente della Repubblica, all'interno del quale sono state descritte, in modo dettagliato, le ragioni per le quali la riforma debba essere considerata incostituzionale.

Buona Scuola Renzi-Giannini, Sel chiederà incontro con Presidente Mattarella

A questo proposito, i capogruppo alla Camera e al Senato di Sinistra, Ecologia e Libertà (Sel), Arturo Scotto e Loredana De Petris hanno confermato l'impegno del loro partito nelle mobilitazioni del personale scolastico e nella lotta contro i contenuti della nuova riforma. 
Nel corso dell'incontro odierno, promosso dal comitato nazionale di sostegno alla LIP (Legge di iniziativa Popolare) 'Una buona scuola per la Repubblica', i due esponenti del partito di sinistra hanno annunciato la loro intenzione di chiedere per la giornata di domani, lunedì 13 luglio 2015, un colloquio personale con il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
Di fronte alle rappresentanze sindacali, De Petris e Scotto hanno assicurato la loro ferma volontà di far portare all'attenzione del Capo dello Stato l'altissima preoccupazione espressa negli ultimi mesi dal mondo della scuola.
I due esponenti parlamentari ritengono che Sergio Mattarella, in qualità di supremo garante della Costituzione italiana, non potrà rimanere insensibile di fronte a tale preoccupazione motivata dalle evidenti incongruenze presenti nel testo di legge formulato dal governo.