Nonostante abbia corretto il tiro, smentendo le ipotesi di un possibile taglio del 30% degli assegni pensionistici medi e alti, non accennano a placarsi le critiche al piano di riforma delle Pensioni illustrato nei giorni scorsi dal presidente dell'Inps. Le proposte di Tito Boeri - che prevedono l'inserimento di forme più flessibili per il prepensionamento in cambio di assegni più bassi oltre alla richiesta di un contributo solidale dalle pensioni alte - non sono però ancora quelle definitive del governo.
Riforma delle pensioni, ancora polemiche dopo la presentazione del piano Boeri
Dopo le dichiarazioni dell'economista bocconiano che hanno provocato ancora scontri e polemiche, sono intervenuti, nel tentativo di evitare allarmismi e preoccupazioni, il ministro del Lavoro e il presidente del Consiglio. Sia Giuliano Poletti che Matteo Renzi hanno rassicurato sull'introduzione di nuovi criteri d'accesso alla pensione anticipata, ma ancora non hanno sciolto il nodo su che tipo di flessibilità attuare: Quota 97 con penalità? Quota 100? Estensione Opzione Contributivo Donne? Pensione anticipata con 41 anni di contributi senza penalizzazioni? Queste le proposte su cui maggiormente sembra focalizzato il dibattito politico e sindacale sulle correzioni alla legge previdenziale firmata dall'ex ministro del Lavoro Elsa Fornero.
Contributo dalle pensioni più alte, il no di Manageritalia alle proposte dell'Inps
Dopo le critiche della minoranza dem e dei sindacati, anche Manageritalia contesta il piano Boeri in particolare sui tagli alle pensioni. "I pensionati con importi più elevati - ha sottolineato in una nota stampa Guido Carella, presidente di Manageritalia - fanno già solidarietà e in grande quantità".
Carella, a sostegno della sua tesi, ricorda alcuni dati emersi dalla relazione annuale dell'Inps 2014. "I pensionati con un assegno mensile lordo di importo pari o superiore a 3.000 euro - ha spiegato il presidente di Manageritalia - sono il 5% del totale e assorbono il 15% della spesa, ma contribuiscono - ha sottolineato Guido Carella criticando il piano Boeri sulla riforma previdenziale - per ben il 40% alla quota dell'Irpef versata dalle pensioni, circa 52 miliardi di euro".