Abbiamo parlato ieri di mobilità e di assegnazione di sede sia per quanto riguarda i docenti che verranno immessi in ruolo secondo il nuovo piano assunzionale del Miur, sia per quanto riguarda tutti coloro che sono stati assunti in precedenza.

Con l'occasione, volevamo fornire altri chiarimenti in merito a tutti quei docenti che riceveranno, nelle prossime settimane, la proposta di assunzione a condizione, comunque, che abbiano presentato regolare domanda tramite Istanze Online.

Assunzioni scuola: assegnazione sede provvisoria e nomina giuridica per i neoimmessi

Uno dei quesiti più frequenti riguarda l'assegnazione della sede, soprattutto perchè c'è molto timore di essere 'spediti' dal Miur ad insegnare in luoghi molto distanti da quello d'origine. Secondo quanto previsto dal comma 98 della legge N, 107/2015, tutti i docenti provenienti dalle GaE che riceveranno proposta di assunzione verranno nominati solo giuridicamente, ricevendo un'assegnazione di sede solamente provvisoria: non saranno, pertanto, titolari di cattedra a tutti gli effetti, questo almeno per quanto riguarda l'anno scolastico 2015/6.

Domanda mobilità dal 2016: poche probabilità e 'incubo' chiamata diretta

Dal 2016/7, invece, i neoimmessi in ruolo avranno la possibilità di fare domanda per l'avvicinamento alla propria provincia di residenza, attraverso un piano di mobilità straordinaria. E' da premettere, comunque, che non sarà affatto semplice riuscire ad ottenere l'assegnazione della titolarità di sede per una cattedra 'vicino a casa', in quanto tutto dipenderà dai posti residui che risulteranno dopo l'inoltro delle domande di mobilità presentate dai docenti assunti entro il 1°settembre 2014, i quali avranno naturalmente la precedenza sui 'nuovi'.

Non dimentichiamoci, però, che i docenti neoimmessi entreranno a far parte degli ambiti territoriali e che quindi, a prescindere dal discorso legato alla mobilità, saranno, comunque, soggetti dell'ormai famosa 'chiamata diretta', attraverso la quale i presidi potranno conferire loro incarichi di durata triennale.

Domanda di assunzione: meglio rinunciare? I rischi ci sono ugualmente

Insomma, le prospettive per i nuovi assunti non sono affatto buone e questo si sapeva già ancora prima dell'approvazione della nuova legge scolastica. Ecco perchè molti docenti, per evitare di essere coinvolti in quella che è stata definita come 'una lotteria', hanno scelto di rinunciare alla presentazione della domanda di assunzione e di continuare a confidare nel turnover dei prossimi anni o nelle supplenze.

Non è però da escludere che il Parlamento possa combinare 'scherzetti' poco piacevoli con le GaE, magari diminuendo la percentuale di docenti assunti da quelle liste (oggi al 50%, privilegiando così la graduatoria di merito del prossimo concorso 2016): in ogni caso, si tratta di rischi che ciascun docente correrà, sia che presenti, sia che non presenti la domanda.