Il consueto appuntamento annuale per il ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini al Caffè della Versiliana di Marina di Pietrasanta è stato caratterizzato dalla protesta di alcuni docenti e studenti che hanno contestato vivacemente la riforma della scuola, attraverso slogan come 'Vergogna, vergogna' e cartelli recanti scritte come 'Cattiva Scuola, pessimo futuro'.

L'intervento della polizia ha impedito che la situazione potesse degenerare anche se la protesta non ha mai dato l'impressione di poter causare seri problemi all'ordine pubblico.

Scuola e piano assunzioni, Giannini: 'Non comprendo le polemiche'

Il ministro Giannini ha dichiarato di non riuscire a comprendere come mai un piano di assunzioni che riguarda oltre 100.000 insegnanti possa dar luogo a polemiche così vibranti. A settembre si darà il via ad una macchina complessa che non riguarderà solamente il rafforzamento dell'organico dei docenti ma altri aspetti come la formazione degli insegnanti stessi (con i 500 euro all'anno messi a loro disposizione) e l'alternanza scuola-lavoro che offrirà agli studenti la possibilità di partecipare ad uno stage presso un'azienda.

News assunzioni, Giannini: 'M5S faccia il suo mestiere', poi frecciata ai sindacati

Mentre le proteste continuavano a distanza (i manifestanti non hanno mai dato l'impressione di volersi avvicinare al ministro...), è stato chiesto al capo del Miur cosa ne pensasse delle iniziative portate avanti dall'opposizione aventi come obiettivo 'lo stop alla riforma'.

'Se il Movimento Cinque Stelle pensa che la Buona Scuola possa essere un argomento per fare ricorso, facciano ricorso allora - ha risposto il ministro - ognuno fa il suo mestiere'.

L'onorevole Giannini non ha mancato di riservare parole al veleno all'indirizzo dei sindacati: 'Strano, il governo ha messo a disposizione le risorse per le assunzioni e i sindacati si stanno opponendo?

Una mobilità degli insegnanti che si negozia ogni anno non va a vantaggio degli studenti e nemmeno alla vita dei docenti.'

Il ministro ha concluso, affermando che il dovere di chi sta governando è quello di dare risposte e soluzioni alle questioni più importanti, a problemi come la dispersione scolastica: il responsabile del Miur ha sottolineato come la scuola abbia perso settantamila docenti dal 2009 al 2011 e come questo governo abbia finalmente aiutato la scuola dopo anni e anni di silenzio, di nullafacenza e di continui tagli alle risorse.