Tantissimi insegnanti precari che si apprestano a presentare domanda di assunzione a scuolaentro il prossimo 14 agosto, rischiano di vedersi assegnata una cattedra a centinaia di chilometri di distanza dal comune di residenza, dalla propria famiglia, dalla propria vita. Proprio per questo motivo, in molti stanno pensando di rinunciare a candidarsi. Il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, però, in un’intervista concessa al quotidiano “La Stampa”, ammonisce: “La mobilità non si può eliminare, chi rinuncia a presentare domanda sbaglia”.

Giannini sulla riforma della scuola: Gae fino ad esaurimento, supplenze per ancora due anni

“Un simile programma di assunzioni, quello inserito nella Buona Scuola varata dal Governo Renzi, non capiterà più”. Sono parole della Giannini che non fanno altro che far infuriare di più i precari della scuola che ora chiedono provocatoriamente l’indennità di trasferta per spostarsi.

“Per questo – continua il ministro – la mobilità è un fenomeno che non si può eliminare, soprattutto per la circostanza che le tante cattedre sono al Nord e tanti docenti si trovano al Sud. E’ ovvio che se non ci sarà posto nella provincia di preferenza, sarà necessario trasferirsi”.

Giannini, comunque, conferma che chi si trova nelle graduatoria ad esaurimento e non presenterà domanda, continuerà a rimanere nelle Gae fino alla loro soppressione.

“Ci sarà ancora bisogno di supplenze, ma solo per un paio di anni. Con la riforma della scuola a pieno regime, dopo la fase transitoria, si entrerà a scuola solo per concorso”.

M5S, le cattedre scoperte sono realtà: Renzi smentito

Nel frattempo, dal suo profilo Facebook, la deputata del Movimento 5 Stelle, Silvia Chimienti, afferma che le cattedre scoperte sono realtà, come sostenuto da tempo.

Denunce che, secondo la Chimienti, sono rimaste lettera morta del Governo Renzi, colpevole di aver nascosto la verità ai precari della scuola. “Le cattedre scoperte – afferma la pentastellata – erano un rischio che segnalavamo da tempo. Ora, le nostre paure sono divenute realtà: infatti, secondo un primo calcolo fatto da Tuttoscuola, ci sono 3.142 cattedre libere, ma il numero è del tutto approssimativo in quanto molti precari rinunceranno ad accettare la cattedra di ruolo perché non disposti a trasferirsi. Il risultato sarà il nuovo massiccio ricorso alle supplenze che Renzi aveva promesso di abolire. Le bugie di Renzi e della Giannini sono state facilmente smascherate”.