I docenti aderenti al sindacato Unicobas hanno preso posizione contro la riforma della Scuola ed, in modo particolare contro il piano straordinario per le assunzioni indetto dal Miur. Sono diversi i punti contestati in merito alla procedura e ai metodi adottati, paragonati ad una 'truffa'.

L'indicazione obbligatoria delle cento province italiane in ordine di preferenza e l'estrema incertezza che ha circondato le fasi denominate B e C hanno complicato moltissimo le scelte di ogni singolo precario, a cominciare da quella relativa all'opportunità di presentare o meno la domanda di assunzione.

Assunzioni scuola, docenti Unicobas: 'Domanda all'oscuro di tutto'

Unicobas, poi, ha giudicato ridicoli gli ultimi comunicati del Ministero dell'Istruzione attraverso i quali si è cercato di addolcire la pillola amara, promettendo l'avvicinamento al proprio luogo d'origine dall'anno scolastico 2016/2017 con la domanda di mobilità straordinaria.

Gli insegnanti aderenti a Unicobas hanno denunciato la mancanza di trasparenza durante l'intera durata dell'operazione: i docenti sono stati all'oscuro di tutto, non è stato possibile conoscere il numero dei posti disponibili nelle varie province e nemmeno come verranno suddivisi i nuovi ambiti territoriali. La mancanza più grave, però, è quella relativa all'impossibilità di poter conoscere le due graduatorie estese a tutto il territorio nazionale, riguardanti le GaE e quelle di merito, sulla base delle quali si sarebbero potute avere delle preziose indicazioni sull'assegnazione dei posti.

Unicobas parla di 'ricatto occupazionale e deportazione punitiva'

Unicobas parla, senza mezzi termini, di 'ricatto occupazionale' messo in atto dal governo Renzi, che avrà come diretta conseguenza una deportazione punitiva e beffarda, deportazione che non riuscirà nemmeno a coprire il numero minimo di posti di cui avrebbe bisogno la scuola.

Ecco perchè, a questo proposito, i docenti aderenti a Unicobas, insieme ai 'colleghi' e al personale Ata, annunciano sin d'ora un'azione di contrasto all'applicazione della riforma Renzi-Giannini che verrà concretizzata già a partire dal prossimo mese di settembre.