Ormai i dati sono sotto gli occhi di tutti ed è inutile nascondersi dietro un filo d'erba. Per l'Inps si tratta di complicanze informatiche ma chi ha bisogno di questi pochi soldi per riuscire a sopravvivere, qualsiasi scusa non ha valore.

L'Ente per la previdenza sociale ha reso noto un comunicato riguardante la Naspi, la nuova indennità mensile di disoccupazione: fino ad ora, sono state definite 211.692 domande un totale di 513.861, con una media di erogazione di pagamenti pari a 7.056 domande.

In particolare, è la situazione riguardante i precari della scuola quella che desta maggiore preoccupazione.

L'Inps, a questo proposito, fa presente che delle 115.834 domande pervenute sino al 27 agosto scorso, ne sono state definite e pagate poco meno della metà, ossia 53.957.

M5S, Silvia Chimienti su Naspi: 'Governo scaricabarile'

L'onorevole Silvia Chimienti del Movimento Cinque Stelle ha commentato, poco fa, con amarezza l'ennesimo fallimento degli ammortizzatori sociali istituiti dal governo Renzi. L'esecutivo continua a rassicurare i disoccupati ma la realtà è che il nuovo sussidio, introdotto dal primo maggio scorso secondo quanto stabilito dal decreto Jobs Act, non sta adempiendo affatto alla sua funzione.

I più fortunati sono riusciti a prendere i soldi con diversi mesi di ritardo e, di contro, sono ancora moltissimi i disoccupati in attesa che la loro domanda venga evasa.

L'Inps ha cercato di giustificare i ritardi, incolpando il complicato passaggio dalla vecchia Aspi alla Naspi, ma all'inizio del mese di agosto, sottolinea l'Onorevole Silvia Chimienti, il sottosegretario al Ministero del Lavoro, Teresa Bellanova aveva comunicato la risoluzione di tutte le problematiche legate all'erogazione della Naspi.

La deputata pentastellata non può far altro che constatare l'ennesimo gioco a 'scaricabarile' attuato dal governo che, oltre a non aver curato la 'supplentite' come aveva promesso invano, sta lasciando i docenti precari della Scuola senza la loro fonte di sostentamento. L'onorevole Silvia Chimienti, a tal proposito, ha annunciato la presentazione di un'interrogazione parlamentare attraverso la quale si chiede un intervento urgente sulla delicata questione da parte del Ministero del Lavoro.