Le contraddizioni della 'Buona Scuola' continuano a spuntare, e tra le righe della nuova riforma della scuola e del piano straordinario di assunzioni per il 2015 è possibile trovare elementi che sembrano entrare in conflitto con qualsiasi concezione formativa che la scuola dovrebbe presentare: uno dei nodi più importanti che le istituzioni scolastiche devono affrontare in questo momento è quello della redazione del POTF, il POF triennale, mediante il quale le scuole devono determinare anche il fabbisogno di docenti per il cosiddetto organico del potenziamento.

Il MIUR sta lavorando ad una circolare, all'interno della quale le due questioni saranno affrontate contemporaneamente. La motivazione è semplice: il Ministero intende 'dirigere' i POF triennali affinché i posti disponibili per il potenziamento siano esattamente quelli disponibili all'interno delle GaE. Significa, in poche parole, che il tanto sbandierato 'potenziamento' e l'ancora più sbandierata 'autonomia' delle scuole sarà soggetta alle decisioni del MIUR e degli USR: l'organico potenziato, infatti, non sarà deciso sulla base delle reali esigenze delle singole scuole (e dunque degli allievi), ma su ben più prosaiche esigenze di stabilizzazione di quanti più precari è possibile. Ecco, allora, nello specifico di cosa si sta discutendo al MIUR.

Organico di potenziamento e piano assunzioni 2015: le contraddizioni

Le idee del MIUR su come conciliare il piano assunzioni e l'organico di potenziamento sarebbero le seguenti: le scuole, a quanto pare, potranno fare richiesta di docenti per l'OP non su specifiche classi di concorso, ma su aree disciplinari, e la loro decisione arriverà in un secondo momento, soltanto dopo che gli USR avranno dato precisa indicazione su quali insegnanti e classi di concorso vi sono posti disponibili.

In poche parole, il meccanismo funzionerà in questo modo: se in una determinata regione la tale classe di concorso risulterà esaurita, le scuole non potranno fare richiesta di potenziamento per quelle discipline; al contrario, se nella stessa regione, una tale classe di concorso si troverà ad essere ancora affollata, allora gli USR daranno indicazioni affinché il potenziamento vada in quella direzione.

Insomma, ci troviamo dinanzi ad una contraddizione immensa per il sistema formativo: il potenziamento, pensato proprio per rafforzare all'interno di una scuola una determinata disciplina in nome dell'autonomia scolastica, sarà non 'libero', ma 'gestito' dal MIUR e dagli USR, senza tenere in alcuna considerazione le esigenze formative degli allievi.

Secondo i sindacati, ancora una volta ci si trova dinanzi a scelte dettate dall'incapacità organizzativa e dalla totale cecità nei confronti delle vere esigenze della scuola. Insomma, un'altra pagina nera nella 'Buona scuola' di Renzi. Per chi volesse restare aggiornato sulle questioni scolastiche, il nostro suggerimento è di cliccare su 'Segui' in alto poco al di sopra del titolo dell'articolo.