Per il Governo, la questione dell’adeguamento dei contratti ai dipendenti pubblici è una patata bollente che prima o poi deve essere stemperata. La Consulta, con la sentenza che ha di fatto tolto il blocco degli stipendi previsti dalla Fornero, ha di fatto obbligato l’Esecutivo a sedersi al tavolo delle trattative con i rappresentanti del Pubblico Impiego per vedere di adeguare i contratti. Si tratta di un atto dovuto a cui il Governo non può esimersi anche perché da anni questi lavoratori hanno lo stipendio fermo senza aumenti in base alla perequazione del costo della vita.
In un momento di crisi generale, qualche soldo in più fanno comodo a tutti, anche ai dipendenti statali che da molti sono considerati dei privilegiati. A dar manforte a questa teoria, una recente indagine della CGIA di Mestre confermata anche dall’Aran, l’ Agenzia per la rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni, che ha reso pubblici dei dati sugli stipendi che percepiscono i lavoratori della Pubblica Amministrazione.
Gli statali hanno stipendi più alti dei privati
Come riportano diversi quotidiani tra cui ilromano “Il Tempo” o "la Repubblica", da questo studio è emerso che statisticamente, i dipendenti del settore pubblico, percepiscono stipendi ben più alti dei dipendenti del settore privato, nell’ordine del 23% in più.
I dati sono riferiti a tutto l’anno 2014 e per la verità parlano di un divario in diminuzione rispetto agli anno precedenti proprio per via del blocco dell’adeguamento dei contratti voluto dalla Fornero. Infatti negli anni in cui è stato attiva la Legge Fornero, gli stipendi dei lavoratori del settore privato ha visto crescere gli stipendi in relazione al tasso di inflazione Istat, mentre per gli statali, tutto è rimasto fermo.
Nell’analisi dettagliata emerge come i dipendenti più benestanti dal punto di vista dello stipendio, sono quelli degli Enti Previdenziali che hanno stipendi annui lordi superiori a 44mila euro. La media totale degli stipendi degli oltre 3 milioni di dipendenti pubblici italiani si assesta a 34mila euro, ben oltre la media di quelli del settore privato che mediamente percepiscono stipendi annui lordi pari a 27mila euro.
Ma allora non sono vittime?
Il blocco degli stipendi è stato dichiarato illegittimo ed incostituzionale dalla Corte Costituzionale, perciò i lavoratori del Pubblico Impiego sono vittime di una ingiustizia dal punto di vista della legge. Poi per quanto concerne il punto di vista morale, le opinioni possono essere diverse. Sta di fatto che sull’argomento, uno studio del “Sole 24 ore” , quotidiano politico, economico e finanziario di riferimento in Italia, il blocco voluto dalla Fornero ha penalizzato ogni dipendente pubblico togliendogli in media oltre il 10% dello stipendio. Adesso il Governo è chiamato a porre rimedio alla questione concertando insieme ai sindacati di categoria gli aumenti di stipendio già dal 2016.
La situazione è particolare perché gli stipendi pubblici sono una delle voci passive più alte con cui deve fare i conti annualmente lo Stato. Solo per il pagamento delle pensioni lo Stato Italiano spende più denaro, tanto è vero che negli anni di blocco, sempre secondo le statistiche, le casse pubbliche hanno risparmiato oltre 11 miliardi.