Le contraddizioni provocate dalla 'Buona Scuola' di Renzi e dalle regole per il reclutamento e il piano assunzioni 2015-2016 continuano a infiammare il dibattito nel mondo della scuola. La questione che intendiamo discutere riguarda il bando del concorso scuola 2015-2016, che, come annunciato più volte dal ministro Giannini, dovrebbe essere emanato entro il 1 dicembre ed essere a vantaggio esclusivo dei docenti con abilitazione (TFA e PAS). Su questo punto, le critiche sono parecchie e arrivano da più parti: sono soprattutto i non-abilitati e i semplici laureati a protestare contro una modalità che vieta loro la possibilità di partecipazione alle selezioni, nonostante chi sia in possesso di abilitazione abbia punteggi aggiuntivi e benefici evidenti.
Le motivazioni sono semplici e, probabilmente, saranno alla base dei ricorsi che pioveranno sicuramente a partire dalla pubblicazione del bando: il TFA e il PAS erano corsi abilitanti a pagamento (circa 2500/3000 euro) e, dunque, non alla portata economica di tutti. Nell'amministrazione pubblica non è possibile discriminare sulla base economica e dunque sembra probabile che i ricorsi vengano vinti. Se si aggiungono, poi, i criteri assolutamente discrezionali sia per l'ingresso ai PAS, sia per le prove concorsuali del TFA (decise dalle singole università con criteri e modalità differenti), sembra chiaro come il concorso scuola 2015-2016 non possa essere esclusiva di questa tipologia di docenti.
Le ragioni di TFA e PAS e ultime news concorso scuola 2015-2016
La questione del concorso scuola 2015-2016 è particolarmente complessa: le ragioni dei non-abilitati sono evidenti, soprattutto se si ragiona dalla prospettiva di una prova concorsuale per l'ingresso in un'amministrazione pubblica. Ma è anche vero che i docenti TFA e PAS hanno le loro ragioni: perché aver speso 2500/3000 euro e aver affrontato difficoltà economiche e esistenziali se poi l'abilitazione non permette un vantaggio rispetto a chi non la possiede?
In realtà, le ragioni di entrambi si scontrano con l'impianto della 'Buona scuola' di Renzi: i docenti TFA e PAS sarebbero dovuti entrare nel piano assunzioni, in maniera tale da lasciare 'libero' il concorso scuola 2015-2016 ai non-abilitati. La scelta del governo di escludere TFA e PAS dalle immissioni in ruolo è stato il vero problema che ha fatto inceppare il meccanismo e una delle ultime speranze per i docenti abilitati è quella di vincere i ricorsi per l'inserimento in GaE, cosa che sarebbe oltremodo giusta anche se, dal punto di vista della giustizia, tutto procede 'stranamente' a rilento.
Sembra, comunque, che non si possa impedire ai non-abilitati la partecipazione con riserva alle prove del concorso scuola e, nonostante le evidenti penalizzazioni per TFA e PAS, le ragioni sembrano essere profondamente giuste. La gestione del precariato da parte del governo Renzi si è fondata sul vecchio principio del divide et impera e le guerre tra 'poveri' ne sono le conseguenze.
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