Molti neo pensionati delle Forze dell’Ordine non si spiegano perché la loro pensione ed i loro trattamenti di buonuscita siano diversi da quelli dei loro colleghi usciti dal lavoro fino al 31 dicembre 2014. A fare chiarezza ci ha pensato l’INPS che in una circolare ha sottolineato e ricordato tutte le modifiche a pensioni e buonuscite per il comparto Forze di Polizia introdotte con la Legge di Stabilità. Se non è una riforma del mondo di questi dipendenti Statali, poco ci manca. In parole povere, la Finanziaria del Governo Renzi, la Legge 190, ha messo un freno ad alcuni privilegi di cui godevano questi lavoratori del Pubblico Impiegonel momento che abbandonavano il lavoro per andare in pensione.
Cosa cambia rispetto al 2014
Fino al 31 dicembre del 2014, i lavoratori del comparto delle Forze dell’Ordine nell’ultimo giorno di servizio venivano promossi al grado superiore. Questa promozione, indirettamente, apportava benefici al neo pensionato sia come importo della pensione sia come trattamenti di uscita dal lavoro. Con la Legge di Stabilità, dal 1° gennaio del 2015, questa possibilità è stata revocata e quindi il benefit è stato perso da coloro che sono andati o andranno in pensione nel 2015. Questo è il motivo per cui, ad esempio, un Carabiniere andato in pensione lo scorso anno ha un assegno maggiore di un collega, con le stesse caratteristiche previdenziali maturate, messo a riposo quest’anno.
Il mancato scatto in avanti come carriera, di fatto penalizza i nuovi pensionati ma secondo i legislatori si tratta solo dell’eliminazione di un privilegio che spettava alle Forze dell’Ordine e che quindi serve per equiparare questi soggetti al restante mondo del lavoro.
Altre novità sostanziali per le Forze di polizia?
Un’altra modifica intervenuta con la Finanziaria e rimarcata nella circolare dell’INPS è relativa al TFR ed al TFS cioè i trattamenti di fine rapporto o servizio.
Per la verità, queste variazioni, incidono su tutti i dipendenti pubblicie non solo su quelli del comparto Forze dell’Ordine. Avendo depenalizzato l’uscita prematura (prima dei 62 anni) dal servizio e quindi non toccando più al ribasso le pensioni per quelli che sceglievano l’uscita anticipata, per la liquidazione delle buonuscite sono cambiati i tempi di erogazione.
Infatti per tutti coloro che andranno in pensione fino al 31 dicembre 2017, bisognerà attendere tra i 6 ed i 12 mesi. Nello specifico, se un membro delle Forze dell'Ordine ha raggiunto i requisiti per la pensione entro fine 2013, i tempi di attesa saranno di 6 mesi. Per tutti gli altri soggetti, quelli che hanno raggiunto i requisiti successivamente, si dovrà aspettare un anno. A peggiorare la situazione inoltre c’è l’aumento dell’aliquota dell’imposta sostitutiva con cui vengono tassate le rivalutazioni del TFR negli anni. In conclusione, tempi duri per i lavoratori Statali che da privilegiati adesso sembrano essere penalizzati e le polemiche non si placano.