Alla ripresa dell'anno scolastico il decreto sulla buona Scuola appare così: una riforma che continua a lasciare scoperti molti nervi e decennali aspettative. I numeri sono quelli diffusi dallo stesso Matteo Renzi, secondo il quale il 97% degli insegnanti avrebbe accettato il ruolo offertogli dalla nuova normativa, dimostrando con i fatti che non è quel mostro che si voleva far credere. Insomma per il premier la buona scuola che funziona! Un dato, al quale rispondono con le loro storie migliaia di docenti che per insegnare hanno dovuto allontanarsi spesso di centinaia di chilometri da casa, figli e coniugi o che per non lasciare tutto questo hanno finito o finirannoper rinunciare al posto di lavoro.
La CGIL presenta il conto
Un dibattito tra numeri e destini che va avanti ormai da molti mesi al quale si sommano nuovi argomenti emersi proprio nelle ultime ore. Il principale è quello della sensibile carenza di insegnati di scuola di sostegno, argomentospinoso, secondo la CGIL infattimancano 30 mila docenti di sostegno, il che significa che ci sono quasi altrettanto bambini con Handicap che non possono seguire le lezioni come dovrebbero. Carente poi anche il numerodi dirigenti, ne mancherebbero 1700 e di collaborati amministrativi, 15mila in meno del necessario, per cui in molti istituti non sarà possibile coprire segreterie e laboratori o mancheranno i bidelli! Aumentato invece in maniera determinante il numero delle supplenze, gonfiato da tutti quegli insegnati che a norma di legge, la 107 per la precisione,hanno un anno di tempo per accettare la cattedra offertagli dal computer e che fino a risposta definitiva restano precari.
Ai posteri l'ardua sentenza
Insomma tra numeri dati e numeri effettivi, tra criteri condivisi e non, la domanda resta sostanzialmente la stessa: la riforma voluta da Matteo Renzi ha bisogno ancora di entrare in regime o è un fallimento?Si tratta dibuona o cattiva scuola? Vale a dire: la buona scuola comincia ad essere realtà o resta soltanto un sogno, una prospettiva, un indirizzo o magari è un'aspirazione che non verrà mai raggiunta? Intanto si è partiti e 9 milioni di studenti sono già sui banchi di scuola!