Buona Scuola, così non va. Il giorno del debutto della nuova scuola di Renzi ha mostrato tutte le falle della riforma scolastica varata dal Presidente del Consiglio: mancano ben 30 mila docenti del sostegno. Ne è testimonianza Elio che si è incatenato davanti alla scuola elementare frequentata da sua figlia Giada a Calorziocorte, in provincia di Lecco. Giada, come tante altre migliaia di alunni disabili, non ha il docente di sostegno.
Scuola, mancano docenti di sostegno: situazione a Milano, Torino, Genova
Il Miur non ha ancora comunicato i dati definitivi della dislocazione delle assunzioni fatte finora, ma ciò che è certo è che gli uffici regionali del nord segnalano la mancanza di docenti di sostegno, oltre agli insegnanti di matematica per le scuole medie.
Nella sola Milano, riporta il Corriere della Sera di oggi, 15 settembre 2015, mancano 1818 docenti di sostegno, a Torino c’era bisogno di 181 nuovi posti ma hanno accettato solo in 39, a Genova ne servivano 400 ma ne sono arrivati solo 50. Dei 14 mila insegnanti di sostegno che erano previsti nelle fasi di assunzioni della Buona scuola, si sono perse le tracce.
Lo stesso sottosegretario all’Istruzione, Davide Faraone, intervistato questa mattina da Agorà, anziché dare una spiegazione, ha preferito snocciolare ancora una volta quel poco che di buono è stato completato della riforma. Ma che non è bastato, perché lo stesso Miur, si legge ancora sul Corriere, ha ammesso che i 14 mila professori del sostegno non copriranno i posti vacanti in Veneto, in Lombardia ed in Piemonte.
Dunque, leggendo i numeri della Cgil, c’è una voragine nel numero di docenti di sostegno che necessiterebbero per assistere i 210 mila studenti con disabilità. Rispetto ai 120 mila docenti preventivati infatti, attualmente le scuole possono disporre solo di circa 90 mila unità. In trentamila, quindi mancano all’appello.
Supplenze annuali nella scuola, ecco quanti saranno i supplenti nell’a.s. 2015-2016
Abbondano, invece, le supplenze annuali. Altroché. Per l’anno scolastico 2015-2016 verranno impiegati tra i 60 e gli 80 mila supplenti. Frutto anche dell’altro dato che viene pubblicato oggi da La Stampa: in 7 su 10 assunti in fase B hanno preferito rimandare al prossimo anno la presa in servizio accettando una supplenza annuale nelle vicinanze della propria casa. Era la scappatoia offerta dalla legge 107 ed è stata sfruttata appieno.