Una battaglia dopo l'altra, questa è la triste situazione che si sta venendo a creare tra le innumerevoli sigle sindacali degli insegnanti e le Associazioni sindacali dei Presidi, l'ANP in testa. Intanto, tra una diatriba e l'altra, l'attività scolastica è iniziata già da dieci giorniper molti insegnanti di ruolo. Le polemiche di questi giorni sono state recepite proprio male dal sindacato dei Dirigenti Scolastici e a sentire il tono dei loro comunicati stampa - in riferimento alla mozione per non eleggere i componenti docenti nel nuovo Comitato di valutazione - si direbbe che da quest'anno si alzeranno, tra i due schieramenti opposti, delle vere e proprie barriere alte come grattacieli.

Una situazione proprio incresciosa e triste, dato che questi'competitors' dovranno trascorrereinsieme e in stretto contatto tutto l'intero anno scolastico.

Tra i due litiganti... l'alunno ha la peggio

Questa notizia fa proprio male, soprattutto in una comunità, come quella scolastica, dove lavorare in accordoserve solo ed esclusivamente ad assicurare e a garantire permanentemente il benessere della popolazione scolastica, formata principalmente dagli studenti. Loro percepiscono immediatamente, forse più degli insegnanti, le tensioni e gli stati d'animo del corpo docente e questo clima di tensioneindubbiamente nuocerà negativamente alla didattica scolastica. Le contrapposizioni tra professorie Dirigenti, ognuno dei quali arroccato sulle proprie posizioni, intralcerà la serenitàche invece dovrebbe regnareall'interno delle Istituzioni Scolastiche.

Tuttavia la Scuola con i suoi numerosi 'formatori'si troverà a dover contrastare - secondo la Gilda Insegnanti - il dilagante strapotere dei Dirigenti Scolastici nel momento in cuisi tratterà di insignire economicamente un collega docente per meriti acquisiti durante l'anno scolastico. Poi l'assurdo comunicato stampa dell'ANP, i qual,dimostrando l'assenza di sensibilità verso tutto il corpo docente, non fa altro che buttare benzina su un fuoco già ben alimentarlo.

Le dichiarazioni del Presidente dell'Associazione in oggetto non solo sono da considerarsi eversive e pericolose, perché potrebbero innescare ritorsioni o reazioni maldestre da parte dei docenti ma alimenterebbero anche e soprattutto le acclarate polemiche già in corso. L'ANP sostiene che i Dirigenti Scolastici possono anche non prendere in considerazione i pareri e le proposte dei componenti dell'intero del nuovo Comitato di valutazione, in qualità di organo consultivo, senza dare importanza di conseguenza, degli eventuali veti posti della componente docente di cui è composto lo stesso organo di valutazione.

Insomma, una vera e propria 'sfida all'ultimo sangue' ma inutile e sterile dal punto di vista dei risultati. A chi gioverà questa battaglia? A quale conclusione si giungerà? Secondo il buon senso di qualche intellettuale, queste scaramucce non porteranno a nulla diconcreto e di appagante, per nessuno dei due sfidanti. Se gli insegnanti e i Dirigenti volessero davvero il bene dei loro alunni, consegnino immediatamente le 'armi',smettano di farsi la guerra e pensino solo al futuro dei loro ragazzi.