L'adozione di provvedimenti per le pensioni anticipate escono fuori dalla discussione del Governo Renzi per la prossima Legge di Stabilità. E' la clamorosa indiscrezione pubblicata da La Repubblica di oggi, 7 settembre 2015. Non ci sarà, dunque, alcuna flessibilità in uscita da frapporre tra la brusca elevazione dell'età minima per la pensione e le necessità di un ricambio generazionale quanto mai utile per assicurare un lavoro alle generazioni più giovani. E, aspetto ancora più urgente, c'è il malato irreversibile della riforma Fornero da curare, causa di un esercito di esodati che non trova soluzione dal 2011.

Dietrofront del Governo Renzi: per le pensioni anticipate mancano le coperture?

Eppure, riprendendo la notizia di Repubblica, a Piazza Chigi sono stati chiarissimi: "Mancano le coperture - fanno sapere dall'Esecutivo - Il tavolo che dovremmo aprire in Commissioni a Bruxelles, lo apriremo per tentare condizioni più flessibili sui parametri relativi agli investimenti, non di certo per le uscite legate alle pensioni anticipate". Il tutto sembrerebbe sottintendere che, nella migliore delle ipotesi, la discussione sulla flessibilità in uscita dal mondo del lavoro sarà affrontata tra un anno, per la Legge di Stabilità 2017.

La conferma della notizia arriverebbe proprio dal comportamento del Presidente del Consiglio, Matteo Renzi e dal ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan.

Entrambi, nonostante le numerose e corpose uscite pubbliche di questi ultimi giorni (Cernobbio, Expo e chiusura della Festa de l'Unità) non hanno accennato minimamente alla questione delle Pensioni e della flessibilità, nonostante il pubblico fosse costituito quasi esclusivamente da imprenditori.

Per quanto la Legge Fornero sia considerata una vera e propria mannaia sulla credibilità dei creditori e, in generale, dei mercati internazionali, i tempi sembrano essere ancora piuttosto acerbi per un superamento di questariforma.

Per i conti dello Stato il traguardo del 2021 con il risparmio sulle pensioni di 80 miliardi di euro è ancora un miraggio, ma in questo momento l'Esecutivo valuta più urgente intervenire sulla Sanità.

Quando Renzi prospettava un futuro roseo per le donne di 62 anni con la pensione anticipata

E, allora, anche lo stesso Renzi ha cambiato idea abbandonando i bei propositi della pensione anticipata?

Appena quattromesi fa, a "Porta a Porta", il Premier si affrettava ad illustrare la nuova vita delle donne di 62 anni o giù di lì che rinunciando a 20/30 euro mensili (pura demagogia, le proposte di taglio dell'assegno mensile per l'uscita da lavoro anticipata sono nell'ordine del 15-20-30%) avrebbero potuto accudire i propri nipotini, permettendo alle proprie figlie una vita lavorativa più spensierata. Tutto finito?