La risposta del Ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini ai venti di critiche e polemiche che stanno soffiando da ogni direzione, non si è fatta attendere. Intervistata dal noto quotidiano 'Corriere della Sera', la responsabile della Scuola italiana smentisce immediatamente l'ipotesi di congelamento del piano straordinario di immissioni in ruolo, nonchè l'eventualità che possano essere ripetute le fasi che si sono già concluse.

Il ritornello non cambia, è quello che abbiamo imparato ormai a memoria negli ultimi mesi: il governo Renzi ha fatto quello che i precedenti esecutivi non sono stati in grado di fare, dando stabilità alla scuola.

Assunzioni scuola, Giannini: 'Non nascondo un certo orgoglio'

Oggi, 1 settembre, inizia ufficialmente il nuovo anno scolastico 2015/6 e il ministro Giannini non nasconde 'un certo orgoglio per le centomila assunzioni', anche se la stragrande maggioranza del personale scolastico la pensa in maniera diversa e probabilmente suggerirebbe al ministro di andare a ripetizione di matematica.

Si torna, inevitabilmente, sull'ormai celebre questione della 'deportazione' e ancora una volta il ministro Giannini ribadisce come il termine riporti a ben altri significati. Invece di usare il termine 'deportazione' andrebbe invece usata la definizione 'giusta' di assunzione a tempo indeterminato nel settore del pubblico impiego.

Giannini sulle assunzioni: 'Massimo 15% dei docenti dovrà spostarsi'

Secondo il responsabile Miur, poi, non cambia granchè rispetto al passato, solo che i docenti prima erano solo supplenti, mentre da adesso avranno il posto fisso, con la possibilità di spostarsi (dopo tre anni). 'Su centodue mila assunzioni, parliamo del 10, massimo 15 per cento' ribadisce l'onorevole Giannini, facendo una stima degli insegnanti che saranno costretti a spostarsi.

Non vengono risparmiate neppure le frecciate all'indirizzo dei sindacati che la devono smettere con il 'bandierone della contestazione': il capo del Miur si aspetta, invece, collaborazione e aiuto nella realizzazione di questo cambiamento altrimenti restino pure 'fuori dalla porta'.