Il destino dei docenti precari con più di 36 mesi di servizio continua ad essere in bilico. A questo proposito, si attendeva con particolare interesse il giudizio del Tribunale civile di Ravenna, chiamato ad esprimersi proprio in merito alla delicata questione che riguarda migliaia e migliaia di insegnanti abilitati, sparsi in tutta Italia, ingiustamente penalizzati dalla normativa della legge 107 che li ha esclusi dal piano assunzionale predisposto dal Ministero dell'Istruzione nell'ambito della riforma Buona Scuola.
Precari storici: rinvio udienza Tribunale di Ravenna, ecco perchè
Qual è stata la decisione del Tribunale di Ravenna?
Il giudice del Lavoro, Roberto Riverso, ha deciso di aggiornare l'udienza e di rinviare il tutto per la metà del mese di gennaio 2016: si tratta di un parere indubbiamente deludente, motivato dall'attesa del giudizio da parte della Corte Costituzionale, atteso nelle prossime settimane e, comunque, entro la fine del 2015. C'era il rischio, secondo il Tribunale di Ravenna, di arrivare ad una sentenza non in perfetta sintonia con quello che potrà essere il giudizio della Consulta ed è ecco perchè, nell'incertezza, si è arrivati alla decisione del rinvio.
Si sperava che dalla Romagna potessero arrivare delle notizie importanti, si sperava che i precari storici potessero finalmente ottenere nelle mani una sentenza 'guida', un giudizio da considerarsi esemplare in materia di ricorsi.
Scuola, docenti con più di 36 mesi di servizio rivendicano inserimento nelle GaE
Nonostante la sentenza della Corte di Giustizia Europea dello scorso novembre 2014 che ha condannato lo Stato Italiano per abuso di contratti a termine, si continua imperterriti in questa 'manfrina' stucchevole ed ingiustificata: i docenti precari con più di 36 mesi di servizio rivendicano a gran voce il loro inserimento nelle Graduatorie ad Esaurimento, pagato già duramente a caro prezzo e non soltanto per i costi esorbitanti che ognuno di loro ha dovuto sostenere per ottenere l'abilitazione.
Si spera che la acque paludose in cui naviga la giustizia italiana possano smuoversi. E in fretta.